Napoli, è Callejon il jolly di fascia:
le tre vite dello spagnolo in azzurro

Napoli, è Callejon il jolly di fascia: le tre vite dello spagnolo in azzurro
di Bruno Majorano
Giovedì 14 Febbraio 2019, 11:00
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Inviato a Zurigo

Le 32 candeline soffiate appena tre giorni fa sono già un ricordo. Perché nella testa di Callejon adesso la festa è finita. L'unico pensiero è la gara di questa sera contro lo Zurigo, quando sarà lui a guidare la spedizione europea del Napoli. Non con la fascia da capitano, che dopo l'addio (manca solo l'ufficialità) di Hamsik è passata sul braccio di Insigne, ma con la sua esperienza. Sì, perché con quella di stasera il contatore delle sue presenze europee salirà a quota 67. Senza Albiol è lui il più esperto di tutti, motivo in più per fare la differenza.

Con l'arrivo di Ancelotti la vita calcistica di Callejon ha subito un'ennesima metamorfosi. Da esterno d'attacco a esterno tutto fare. Carletto gli ha chiesto un sacrificio in più per dare una mano a tutta fascia. Su e giù, come ha sempre fatto. Uomo capace di conservare il posto fisso sotto tre gestioni diverse: Benitez, Sarri e Ancelotti. Cambia l'ordine degli allenatori ma la presenza di Callejon resta fissa. Ha imparato a difendere (con Benitez), ad attaccare la profondità (con Sarri) e a fare da equilibratore a centrocampo (con Ancelotti). A proposito: il nuovo allenatore del Napoli ha cucito su di lui un vestito del centrocampo praticamente su misura. Esterno destro con licenza di attaccare, ma sopratutto di dare copertura quando Malcuit scatta in sovrapposizione.
 
Il 2019 è iniziato per lo spagnolo con l'arrivo del tanto atteso primo gol. Contro la Lazio ha timbrato per la prima volta in stagione il cartellino. Da quando gioca in una posizione leggermente più arretrata rispetto alla gestione Sarri, le sue zingarate nell'area avversaria si sono ridotte all'osso, anche perché i lanci a tagliare il campo di Insigne non arrivano più come ai tempi di Sarri. Oggi si può sbloccare anche in Europa nella gara contro lo Zurigo. Durante la rifinitura al Letzigrund Stadion - dove Karnezis non si è visto a causa di un attacco di febbre, al contrario di Ospina regolarmente in campo - è apparso determinato e convinto. Una pacca sulle spalle ai compagni e via con la corsa, la sua specialità. Quella che stasera dovrà coniugare alla precisione sotto porta.

E poi ci sono i tifosi. I napoletani a Zurigo hanno organizzato un vero e proprio esodo. Sono circa 5000 quelli che ci saranno di sicuro, ma il numero potrebbe anche aumentare. Molti di loro si sono organizzati grazie alla collaborazione dei due grandi club di tifosi di Zurigo: il Club Napoli Zurigo e il Club Napoli Zurigo Partenopea. Poi ci saranno i tantissimi che raggiungeranno in giornata la Svizzera dall'Italia ma non solo. Un club di Lussemburgo è atteso per la mattinata di oggi, così come quelli delle città svizzere vicino Zurigo che si riuniranno prima in centro e poi nei pressi dello stadio.
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