Orgoglio Milik: per il bomber
polacco soltanto gol d'autore

Orgoglio Milik: per il bomber polacco soltanto gol d'autore
di Roberto Ventre
Giovedì 9 Agosto 2018, 08:47
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Inviato a Wolfsburg

L’istantanea del gol di Milik al Borussia Dortmund è uno spot per il calcio, un colpo da centravanti vero: controllo e sinistro imprendibile nell’angolo lontano. Tutto in rapidità e con grande naturalezza: il polacco c’è e lancia un segnale di quelli forti. Arek sa di giocarsi una carta importantissima ed è pronto ad assumersi tutte le responsabilità. Il presidente De Laurentiis crede fermamente in lui e lo ha blindato troncando sul nascere tutte le voci di mercato sul possibile arrivo di un altro attaccante e cancellando le suggestioni dei tifosi che ancora girano sui social di un possibile ritorno a Napoli di Cavani.

La prima punta ideale per il gioco di Ancelotti: il nuovo tecnico ha pienamente condiviso l’idea della società di puntare su di lui. Un centravanti di peso ma non statico che riesce a dare profondità e dialoga con i compagni. Queste sono le caratteristiche di Milik che si sposano a meraviglia con il calcio di re Carlo: un primo assaggio nel secondo test europeo che ha restituito il sorriso agli azzurri dopo la figuraccia di Dublino contro il Liverpool. Un contributo già determinante e destinato a crescere appena migliorerà la sua condizione atletica visto che il polacco si è unito in ritardo al gruppo dopo i mondiali, non proprio fortunati, giocati in Russia con la sua Polonia.

Riparte con una carica straordinaria, Milik, quella già mostrata nel finale della scorsa stagione quando con i suoi gol e le sue prestazioni fu determinante per tenere in corsa il Napoli fino all’ultimo nel duello con la Juve. Due anni sfortunatissimi quelli in azzurro: alla prima stagione con Sarri si è rotto il legamento crociato in una partita di qualificazione mondiale con la sua nazionale contro la Danimarca dopo un partenza fulminante con 7 reti tra campionato e Champions. Poi, ha rivissuto lo stesso dramma più o meno a un anno di distanza con il crac al ginocchio contro la Spal a Ferrara.

Una volontà di ferro la sua per riemergere dai momenti bui e ripartire: sa di godere della fiducia di staff tecnico e società e ha un legame fortissimo con i compagni. Tutte componenti che lo aiutano a far meglio ma è chiaro che poi a rafforzare il morale di un attaccante contribuiscono soprattutto i gol. Ed ecco perché la rete segnata da Arek al Borussia Dortmund e che ha aperto la strada alla vittoria contro i tedeschi, imbattuti in precampionato, è una di quelle dal significato pesante: sabato qui in Germania contro il Wolfsburg, dove il Napoli centrò con Benitez una fantastica vittoria per 4-1 nei quarti di Europa League, Milik ci proverà ancora.

 

Il colpo piazzato in Svizzera fa parte del suo Dna, una prodezza molto simile la realizzò a Genova contro la Samp, all’ultima giornata dello scorso campionato. Quella forse con un grado di difficoltà ancora più elevato perché Arek aveva meno spazio e meno tempo a disposizione per la giocata. Milik ci sa fare bene anche con i piedi e non solo con la testa, un centravanti tecnico, molto utile anche per la costruzione della manovra, perché oltre a lanciarsi in profondità si abbassa per ricevere palla dai centrocampisti e girarla ai compagni. Un punto di riferimento per lo sviluppo dell’azione, quindi, e non solo per la finalizzazione. L’attaccante sul quale il Napoli punta ad occhi chiusi e che si sente pronto a confrontarsi con Ronaldo, Icardi, Higuain e Dzeko, i big della serie A. Poco più di una settimana al via del campionato contro la Lazio, Arek in Germania vuole accendere i motori al massimo e confermarsi protagonista.
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