Pagella Napoli-Spezia | Rog, piedi buoni, Maksimovic si riscatta

Pagella Napoli-Spezia | Rog, piedi buoni, Maksimovic si riscatta
di Mimmo Carratelli
Mercoledì 11 Gennaio 2017, 08:23 - Ultimo agg. 10:48
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La pagella Napoli-Spezia:
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6 RAFAEL
C’è qualcosa di nuovo in porta, anzi di antico, Rafael Cabral Barbosa, il portiere dei rigori di Doha. Partita numero 44 (in maglia gialla). Prende il gol di Piccolo al volo dal limite (mancino napoletano che non esulta) ingannato dalla deviazione di Albiol. Un paio di parate facili su Baez e Migliore. Una uscita fuori area. Una indecisione senza danni contro Granoche.
 
6 MAGGIO
Il carabiniere azzurro, fedele nei secoli, 34 anni e 283 partite col Napoli cominciando con Edy  Reja nel 2008 quando c’erano Contini, Santacroce, Navarro in porta, Hamsik e Lavezzi. Fuori posizione (era andato avanti) nell’azione del gol dello Spezia che nasce sulla sua fascia. Buona prestazione con continue iniziative offensive in tandem con Giaccherini.
 
6,5 MAKSIMOVIC
Riappare il corazziere serbo (1,93) da 25 milioni di euro, sesta partita e un gol a Crotone. Toglie aria e strada, lo spazza-cammino, a Baez e Piu, infine a Granoche. Interviene con decisione, ma sembra meglio inserito nei movimenti difensivi che Sarri pretende. Quando lo Spezia preme fa valere il fisico e l’anticipo. Non perde un solo duello uno contro uno.
 
6,5 ALBIOL
Torna il caro ideal, cardine della difesa alta contro la bassa marea. Gioca sul centro-sinistra. Padronanza assoluta, forte di una tecnica superiore. Inizia il match con un gran lancio a Insigne. Non spreca un pallone, come Sarri “ordina” ai difensori, primi costruttori della manovra azzurra. Elegante quando avanza palla al piede. Partita in piena scioltezza.
 
6,5 STRINIC
A sinistra si porta ormai il biondo. Quinta gara da titolare del croato in questa stagione. Contro De Col asfalta la corsia che è una gioia (Gioia De Col). Poi lo spezzino spinge e sono dolori. Ma per poco. Il difensore azzurro riprende il sopravvento e spinge ancora con grandi falcate. Trova sempre campo libero, De Col non lo rincorre più. Esce esausto (78’). 
 
6,5 ROG
Partita piena per il croato di 21 anni dopo tre apparizioni finali. E’ la rivalutazione del Marko. Contrasta e illumina, il tutto-faro del centrocampo. Faccia da ragazzino e fisico impressionante. Sfonda sulla destra, pallonetto su Maggiore, salta il portiere col cross e dà a Gabbiadini la palla del terzo gol.
 
6,5 DIAWARA
La disarmante personalità dell’angelo nero della Guinea sarebbe piaciuta a don Marino Barreto (Amadou ti voglio parlare mentre dipingi un disimpegno regale). Gioca a un tocco, velocizzando l’azione. Inesorabile sul portatore di palla avversario facendo valere il fisico. Va anche al tiro, altissimo.
 
7 ZIELINSKI
Le consonanti sibilanti del cognome sono l’etichetta del suo gioco perforante. E’ il vento dell’Est, Zielinski dopo Hamsik. Il polacco, palla al piede, esplode in accelerazioni impressionanti. Sblocca la partita che sembrava da gelo a gelo. Sfiora di testa un secondo gol: Chichizola, bravo, alza oltre la traversa.
 
6 GIACCHERINI
Spazio al secondo piccolo azzurro (1,68), il popolare Giak che si presenta attrezzato nel gelo di Fuorigrotta (Giak a vento). Sul punto di essere sostituito con Callejon, ne imita il “taglio” sul lancio di Insigne e mette dentro al volo il secondo gol. Con l’ingresso di Callejon, si sposta a sinistra cercando ancora la porta.
 
6 GABBIADINI
Il ragazzo con la valigia lascia la scia di un altro gol, fotocopia della rete alla Samp. Ma perché, Manolo Manolo, hai preso così tardi il volo? Meno tiri (una conclusione di poco oltre il palo lontano) e alta percentuale di passaggi (spettacolare colpo di tacco per Insigne). Esce nel finale per il debutto di Pavoletti.
 
6,5 INSIGNE
Lo scugnizzo maggiore di Fratta, cittadina insigne, sopravvive al turn-over che cambia il tridente d’attacco. Si accentra per dare spazio alle discese di Strinic. Manda fuori il famoso tiro a giro, ma fornisce gli assist per i gol di Zielinski e Giaccherini.
Gran movimento a cucire il gioco. Esce per Callejon (60’).
 
6 CALLEJON
Rileva Insigne dopo un’ora di gioco e si piazza a destra con Giaccherini a sinistra. Il Napoli prende più ordine sulla fascia di Calleti e Giaccherini tenta un paio di lanci conoscendo i “tagli” dello spagnolo. Non deve spremersi molto, il Napoli ha già due lunghezze di vantaggio e vola nei quarti della Coppa.
 
s.v. HYSAJ
Entra per Strinic nell’ultimo quarto d’ora. Gioca sulla stessa fascia del croato e spinge con determinazione. Corsa sciolta e grinta. Cerca un’azione di sfondamento, salta due avversari, ma il terzo lo ferma sul vertice dell’area. Era stato tenuto a riposo perché è fra gli azzurri sempre presenti. Condizione eccellente.
 
s.v. PAVOLETTI
Ovazione dello stadio per il debutto del nuovo acquisto. Già definito Pavoloso, gioca gli ultimi tredici minuti al posto di Gabbiadini. In evidenza i movimenti da vero centravanti. Non ha fortuna alzando il tiro nell’area piccola sulla sponda di Callejon. Dà profondità alla squadra, gran fisico.
 
6,5 SARRI
Compleanno in tribuna per squalifica (la querelle con Mancini), manda segnali di fumo (vero) al campo. In panchina l’ex venditore di caffè Francesco “Ciccio” Calzona, sta Calzona vene a te, calabro-aretino, l’uomo dei droni, il drone di spade, il tattico, da 17 anni inseparabile da Sarri che “Ciccio” sottrasse alla banca per il calcio. Buon precedente per Calzona: la vittoria sul Verona (3-0) l’anno scorso al San Paolo. Il maestro fa ampio turn-over (Mertens squalificato, riposo per altri), il dronista vede e provvede. Ciccio fa’ tu. Il Napoli del veemente primo tempo si innamora troppo del bel gioco e conclude poco. Ma alla fine, l’avversario si piega e si Spezia.
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