Frosinone-Napoli, la pagella: il trio Allan-Jorginho-Hamsik offre sostanza e spettacolo

Frosinone-Napoli, la pagella: il trio Allan-Jorginho-Hamsik offre sostanza e spettacolo
di Mimmo Carratelli
Lunedì 11 Gennaio 2016, 08:34 - Ultimo agg. 10:35
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6 REINA
Un giorno racconterà ai nipoti increduli di avere giocato a Frosinone e preso un gol da Paolo Sammarco che, a sua volta, racconterà ai nipoti orgogliosi di avere fatto un gol a Pepe Reina. Ha da parare quasi nulla. Nell’ozio avrebbe apparecchiato l’area per un piatto di tonnarelli alla ciociora.  

7 HYSAJ
In pianta stabile nella metà campo del Frosinone, spingendo in continuazione. Va anche al tiro (uno parato con difficoltà da Zappino). Sta diventando così importante che, in Albania, gli dedicheranno una ballata eroica al suono della “gaida”, specie di cornamusa, e della çiftelia, chitarra oblunga del folk locale.  

7 ALBIOL
Se la vede con Dionisi (l’orecchio di Dionisi?), anche con Daniel Ciofani, corazziere acerbo (1,91). Li annulla e non sbaglia un pallone. Va in gol di piede su corner, secondo centro in maglia azzurra, sempre in gennaio (l’altra volta al Chievo). Gioca con una naturalezza disarmante, un grande di Spagna.  

6,5 KOULIBALY
Travolge al primo impatto Dionisi, tanto per esporre le sue credenziali fisiche, e a Daniel Ciofani non fa vedere palla (Daniel nella fossa del leone). Si rilassa sul gol di Sammarco con una marcatura morbida. Salva in area una situazione complicata a fine primo tempo su un inserimento di Paganini.  

6 STRINIC
Un turno di riposo per Ghoulam. Sollecitato il biondino croato a darsi da fare. Sarà chiamato ancora alla ribalta col moltiplicarsi degli impegni. Partita senza squilli, molto ordinata contenendo le discese di Paganini e bloccando Dionisi quando si allargava sulla fascia. Un tiraccio molto fuori bersaglio.  

7 ALLAN
Torna il guerriero brasiliano tutto Rio, patria e famiglia. Difende e attacca, grande dinamismo. Continui gli inserimenti al limite dell’area cercando anche la conclusione. Grande senso della posizione. E non cala nonostante una leggera distorsione e l’ingresso di Soddimo e Gomorra.  

7 JORGINHO
Riecco l’Orzo Bimbo che recupera un sacco di palloni, va deciso nei contasti, ne esce sempre vincitore e, conquistata palla, sveltisce la manovra con scambi rapidi con Hamsik e Allan e buone verticalizzazioni. Da un suo corner il primo gol di Albiol. Un rientro in tutta tranquillità e sicurezza.  

7 HAMSIK
Chi ha detto che il Marek non bagna Napoli? Pilota la squadra con sicurezza e corsa continua infilando un gol mancino d’autore alla sua 300^ partita azzurra. L’asso di cuore. Sa dove andare e dove mettere la palla. La cresta da mohicano è il suo radar. Qualche imprecisione nei lanci (forse il campo piccolo).  

7 CALLEJON Continua a non segnare in campionato, ma fa il solito gran lavoro, svelto nei recuperi e agile nel proporsi avanti sino ai due assist per i gol di Hamsik e di Gabbiadini. Con Allan è una insostituibile pedina tattica. Si sacrifica e corre in continuazione senza immalinconirsi se non trova il gol. Un altruista.  

7,5 HIGUAIN
Per uno che segna ogni 94 minuti, stavolta il gol arriva dopo 125 minuti dall’ultima rete (a Bergamo). Rigore senza brividi e grande slalom per il gol su azione bevendosi Blanchard, Crivello, Diakitè e mettendo a sedere il portiere, il gioiello di un goleador autentico, capocannoniere senza rivali.  

6,5 MERTENS
Preferito a Insigne che Sarri canzona in panchina dicendogli che non l’avrebbe fatto entrare neanche con le sostituzioni. Troppo egoista il belga alla ricerca del successo personale. Non riesce mai a liberarsi per il tiro e termina le sue corse elettriche senza successo. Più utile quando entra a partita in corsa.  

7 GABBIADINI
Riecco il salice piangente, ma stavolta va in campo con maggiore convinzione. Entra per Higuain (65’) e, sull’assist di Callejon, piazza il suo sinistro a giro nell’angolo alto, la specialità da fermo sulla mattonella dei suoi prodigi. Un’altra conclusione fuori e un paio di tentativi murati dai difensori.  

6 EL KADDOURI
Sostituisce Callejon (75’), fa movimento, cerca il tiro, ma non trova la soluzione giusta. Del resto, la partita era abbondantemente chiusa e non richiedeva un particolare impegno. Dondola come un cammelliere sulla sinistra e si gode un finale di sola soddisfazione, invitato di lusso alla festa.  

6,5 CHALOBAH
In campo dal 77’ per Hamsik. Conferma, a 22 anni, la sicurezza di un giocatore esperto. Si inserisce immediatamente nel gioco, passa la palla con naturalezza, va ai contrasti, recupera, si fa vedere e si propone. Si lascia andare anche a qualche giochino controllando con gusto la palla con la suola.  

7 SARRI
Caro Sarri le scrivo così cazzeggiamo un po’, l’anno vecchio è passato ormai e c’è una grossa verità, il Napoli è campione d’inverno, possiamo bestemmiare a metà. Incredibile tempismo del tecnico-zingara che sdogana il sacrilegio proprio alla vigilia del sorpasso sull’Inter e nel giorno del suo compleanno, 57, Matusa a chi? E adesso viene il de bello gallico con le squadre padane all’inseguimento. Accentra gli esterni per una schiacciante superiorità numerica nel cuore del gioco, sulle fasce sprintano i terzini. Un Napoli spettacolo, miglior attacco e il Pipita capocannoniere. Tanta roba, direbbe Reina.
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