Napoli più forte di Var e razzisti:
adesso la verità sui progetti futuri

Napoli più forte di Var e razzisti: adesso la verità sui progetti futuri
Lunedì 14 Maggio 2018, 07:00 - Ultimo agg. 12:03
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Non è stato un episodio determinante, ma il Var ha msso lo zampino nella penultima gara del campionato del Napoli, arrivato al record di 88 punti. Nel primo tempo la rete di Mertens è stata annullata per fuorigioco, discutibile perché discutibile è stata la dinamica del tocco precedente (Albiol o il sampdoriano Andersen?). È un episodio che non ha cambiato la storia del campionato perché la Juve si è laureata campione d'Italia. Restano i dubbi sull'operato degli arbitri e sul funzionamento del Var, dei quali tenere conto per la prossima stagione.

L'ultima trasferta del Napoli è terminata con una vittoria firmata da una straordinario gol di Milik, a cui è bastato appena un minuto per segnare (e farsi ammonire dopo l'umana reazione nei confronti di quegli squallidi tifosi della Samp che insultavano dal primo minuto Napoli e i napoletani). Anche in una partita dall'esito ininfluente Sarri ha dato fiducia a Mertens, schierando il polacco - punto di forza per la prossima stagione a prescindere da chi siederà in panchina - negli ultimi 20 minuti. Arek avrebbe potuto offrire un contributo maggiore anche prima della partita contro la Samp, però per il tecnico è stata sempre prioritaria la scelta di Dries, a dispetto dalla sua evidente flessione. La squadra ha riproposto una buona immagine a Marassi, impegnando più volte il portiere Belec. Se due settimane fa a Firenze vi fosse stata una simile prestazione probabilmente il campionato non si sarebbe concluso in ampio anticipo.
 
 

Si apre la settimana cruciale per il futuro della squadra perché ci sarà l'incontro tra De Laurentiis e Sarri. Il vincolo fino al 2020 può essere messo in discussione dal pagamento della clausola rescissoria. Ma non è solo questo il punto. De Laurentiis e Sarri avvertono l'esigenza di confrontarsi su quanto è stato fatto in questi mesi e di valutare se il rapporto può proseguire con una nuova intesa, che non è soltanto contrattuale. Il rapporto non è stato facile, però nei mesi che hanno preceduto la prima esternazione del 4 maggio De Laurentiis è stato in posizione defilata: ha lasciato che Sarri e gli azzurri lavorassero serenamente, da primi o da secondi in classifica. Poi ha manifestato il suo disappunto per la ridotta turnazione dei giocatori. Le posizioni non sembrano molto vicine, però è anche vero che vi sono stati alcuni colpi di scena: nel 2011 sembrava che Mazzarri dovesse essere addirittura esonerato a fine campionato e invece rimase e guidò il Napoli agli ottavi di Champions League e alla conquista della Coppa Italia. Sarri vuole un progetto vincente e deve essere anche questa l'aspirazione di De Laurentiis, che comunque non vuole venire meno al rispetto dei bilanci. Intanto, ha cominciato a sondare la disponibilità di altri tecnici, dai più affermati a quelli emergenti per non trovarsi spiazzato quando Sarri - peraltro forte del sostegno della tifoseria e della squadra gli comunicherà le sue richieste o la sua decisione.

Le emozioni e le incertezze della penultima giornata non riguardavano né la Juve né il Napoli perché la lotta scudetto era finita il 29 aprile, quando gli azzurri erano crollati sul campo della Fiorentina, il giorno dopo la vittoria dei bianconeri in rimonta (e con rilevante aiuto arbitrale) in casa dell'Inter. Ma vi è stata una significativa traccia azzurra in altre partite perché hanno segnato gol pesanti alcuni giocatori che erano stati esclusi dai piani di Sarri, a cominciare da Giaccherini, che ha segnato una rete gioiello con la maglia del Chievo a Bologna, avvicinando la sua squadra alla salvezza. Possibile mai che Giak, arrivato nel ritiro azzurro dopo aver giocato gli Europei, non abbia trovato un minimo spazio nel Napoli in un anno e mezzo? Il raddoppio dei gialloblù è stato firmato da Inglese, attaccante acquistato da De Laurentiis nella scorsa estate e sul punto di essere trasferito dal Chievo al Napoli durante il mercato invernale, aspettando il rientro di Milik. Filtra dalle stanze di Castel Volturno l'indiscrezione di un'opposizione di Sarri a questo anticipato arrivo. A proposito di punte, poco o niente ha giocato nella scorsa stagione Pavoletti, che ha firmato la vittoria del Cagliari a Firenze, preziosa per la salvezza.
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