I dubbi di Sarri, il Monaco si sfila:
​«Nessun interesse, solo voci»

I dubbi di Sarri, il Monaco si sfila: «Nessun interesse, solo voci»
di Delia Paciello
Lunedì 7 Maggio 2018, 15:36 - Ultimo agg. 23 Marzo, 08:55
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Solo voci quelle che avvicinavano Sarri al Monaco. Secondo le ultime indiscrezioni il vicepresidente del club francese Vadim Vasiyev avrebbe appreso la notizia dalla stampa. Nulla di concreto dunque. «Non rilascio interviste perché abbiamo ancora due partite da giocare e non è il momento. Però posso dire che la notizia del nostro interesse verso Sarri l’ho appreso dai giornali. Io non ne sapevo nulla», è la dichiarazione rilasciata a microfoni spenti dal braccio destro del presidente Rybolovlev dopo l’intervento a radio Crc. E chiarisce: «Abbiamo già un allenatore, Jardim. Il suo contratto scadrà nel 2020 e resterà al 100%. Quelle su Sarri sono soltanto voci tirate fuori dalla stampa».

Resta la Premier quindi la possibile meta dell’allenatore toscano: Arsenal e Chelsea continuano i corteggiamenti con i Gunners in cerca di un degno erede di Arsene Wenger, e i Blues che sono a caccia del sostituto di Antonio Conte. Secondo i media inglesi si fa avanti la possibilità di uno scambio di tecnici proprio con la squadra londinese: è questa l’ultima bomba lanciata dal Mirror. Certo l’ingaggio dell’ex Juventus è notevolmente più alto di quello chiesto da Maurizio Sarri: sfiora gli 11 milioni di euro. Eppure proprio De Laurentiis nei giorni scorsi non aveva nascosto il suo gradimento: «Conte sarebbe un colonnello perfetto per il mio Napoli», aveva affermato il patron azzurro.

Intanto dopo le ultime battute sia del tecnico che dell’allenatore sembra possa arrivare il divorzio a fine stagione. C’è una clausola che potrebbe sciogliere il nodo, ma si aspetta: le somme verranno tirate a fine mese, dopo le ultime due giornate di campionato. Meglio ragionare a freddo e per far chiarezza sulla situazione: a quanto pare Sarri aspetta di sedersi a tavolino con Adl per analizzare i margini di crescita della squadra e valutare la possibilità di organizzare un piano per il futuro che rispecchi le idee di entrambi. Sarebbe rischioso per l’uomo che viene dalla gavetta restare a Napoli senza un progetto ambizioso e mettere a repentaglio la notevole stima guadagnata in campo internazionale ottenendo risultati peggiori di quelli ottenuti nella stagione in corso: è per questo che, aldilà dell’aspetto economico, sono diverse le valutazioni da fare da entrambe le parti. Ma l'aria è pesante e l'addio sembra sempre più probabile. Con tanto di lacrime.
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