Sarri pensa già al prossimo anno:
«Resto se posso far felici i tifosi»

Sarri pensa già al prossimo anno: «Resto se posso far felici i tifosi»
di Gennaro Arpaia
Domenica 15 Aprile 2018, 18:18 - Ultimo agg. 16 Aprile, 00:02
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Il Napoli regala un tempo al Milan e non va oltre lo 0-0 a San Siro contro i rossoneri. Gli azzurri, in attesa della gara della Juventus, non riescono a riavvicinare i bianconeri in vetta alla classifica e si allontanano dal sogno scudetto. «Ma a noi non interessa quello che farà la Juventus», precisa Sarri al fischio finale. «Noi stiamo facendo il nostro percorso e lo stiamo facendo bene. Se avessimo giocato questa partita mesi fa, avremmo ricevuto elogi da tutti, invece in questo momento dell'anno contano solo i risultati. La squadra oggi ha fatto bene e deve continuare a fare così. Un pizzico di rammarico c'è più per la gara di Reggio Emilia contro il Sassuolo, se l'avessimo inerpretata così avremmo preso qualche punto in più».

«Se escludiamo un paio di cross, oggi non abbiamo concesso nulla», ha continuato Sarri. «C'è rabbia? Se i miei calciatori sono arrabbiati è ancora meglio. Su noi ci sono tante aspettative e questa cosa fa piacere, ma dobbiamo continuare a pensare solo a noi stessi». Protagonista sfortunato nel finale anche Arkadiusz Milik. «Stiamo provando ad aumentare il suo minutaggio. Se lo schierassimo dall'inizio dovremmo fare di certo una sostituzione. Adesso avremo tre gare ravvicinate, vedremo se farlo partire dal primo minuto. Visti i suoi ultimi diciotto mesi, è in una forma straordinaria».

La gara di oggi a Milano, però, resta una buona prestazione per l'allenatore azzurro. «Il Milan oggi è una squadra solida e che concede poco. Se li avessimo affrontati in un momento migliore per i nostri attaccanti, probabilmente avremmo anche vinto alla fine. Non so se manchino i calciatori, a me piace plasmare i miei giocatori, ma non so se basti per la vittoria. Per vincere servono calciatori importanti che costano molto, noi siamo un mix di tanti elementi, vedremo dove arriveremo», l'idea del toscano. «Lo scontro con Biglia? Pensavo avesse fatto un gesto ad Insigne, alla fine ci siamo chiariti, mi ha spiegato il suo gesto e si è risolto tutto».

«Se ho la percezione di poter ripagare l'amore della tifoseria a suon di risultati, io rimango volentieri, senza trattative economiche. Se non ho questa percezione rimango meno volentieri. Ho un dubbio mio interiore, e ho la fortuna di avere un presidente che non mi sta rompendo e si sta dimostrando comprensivo e affettuoso». Così Maurizio Sarri sul suo futuro sulla panchina azzurra. «Ne parlo per l'ultima volta - ha chiarito nel post partita del Meazza - Un contratto ce l'ho, fino al 2020, se il presidente non avesse la generosità di propormi un rinnovo guadagnerei come adesso, che è una bella botta rispetto a qualche anno fa però è inferiore rispetto a qualche altro allenatore. Il presidente ha dato la disponibilità, quindi il problema economico avrebbe incidenza zero. Tengo conto solo di un aspetto, non per rimanere o andare via: per rimanere volentieri o meno volentieri. Io non pago la clausola, su questo il presidente può stare certo».

Poi una battuta sul rinnovo, atteso da tutta la tifoseria azzurra. «È un discorso che in questo momento penso non interessi a De Laurentiis né a me. Fra noi il problema non è economico, la disponibilità del presidente mi sembra totale, quello economico non sarà un problema decisivo alla fine. La mia volontà? Se posso far contento questo popolo allora resto volentieri, altrimenti resterei meno volentieri. I tifosi vanno ripagati».
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