«Sarri mai più accostato a Napoli»:
la petizione dei tifosi alla Treccani

«Sarri mai più accostato a Napoli»: la petizione dei tifosi alla Treccani
di Delia Paciello
Domenica 16 Giugno 2019, 20:02 - Ultimo agg. 25 Marzo, 11:32
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Ricordate l’euforia in città quando la Treccani inserì nel suo vocabolario il termine Sarrismo? Quelli erano certamente altri tempi, ne è passata di acqua sotto i ponti. E ora con l’approdo ormai ufficiale di Maurizio Sarri alla Juventus i tifosi del Napoli sono pronti ad esplodere sui social, ma non solo: sono già partiti con una petizione. Il motivo è proprio la definizione data dalla nota enciclopedia al termine Sarrismo coniato per definire lo stile di gioco e la personalità dell’ex tecnico del Napoli: «La concezione del gioco del calcio propugnata dall’allenatore Maurizio Sarri, fondata sulla velocità e la propensione offensiva; per estensione, l’interpretazione della personalità di Sarri come espressione sanguigna dell’anima popolare della città di Napoli e del suo tifo». Ora però tale definizione non è più accettabile dai tifosi napoletani, che esprimono la loro rabbia e la loro protesta sul portale change.org: «Dopo il passaggio di Sarri alla Juventus, ogni riferimento all’identità, anche calcistica, della città di Napoli, appare decisamente offensivo e mortificante», si legge.

Un nuovo tradimento che affligge la tormentata anima dei napoletani, pronti a scagliarsi contro il loro ex allenatore: «Non vogliamo che Sarri sia accostato in alcun modo alla nostra città, ai nostri valori e alla napoletanità», si rivoltano i tifosi azzurri anche sui social. Ora via la tuta, giacca e cravatta pronti nel nuovo club accanto a nuove abitudini e forse nuovi principi. «Dovevi lottare contro il palazzo con noi, e invece ti sei unito al nemico», si legge ancora sul web.

È una nuova epoca, l’attaccamento alla maglia resta un’utopia o un vecchio ricordo del calcio romantico. Ora che è tutto cambiato, ogni professionista sceglie la sua strada. E l’ormai ex Comandante – perché da oggi in poi Napoli è pronta a ripudiare ogni appellativo dato con affetto al tecnico toscano – dovrà affrontare anche questo come conseguenza delle sue scelte.
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