Sarri e il Napoli, destini al bivio:
e all'orizzonte spunta Conte

Sarri e il Napoli, destini al bivio: e all'orizzonte spunta Conte
di ​Roberto Ventre
Lunedì 30 Aprile 2018, 23:01 - Ultimo agg. 1 Maggio, 17:21
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I dubbi di Sarri tengono aperto lo scenario di un suo possibile addio a fine campionato. Con il passare dei giorni aumentano le possibilità che la sua decisione possa essere quella di non proseguire il suo percorso professionale a Napoli. Questione di stimoli dopo tre anni intensissimi e un testa a testa quest’anno logorante più che mai con la Juventus. «Voglio restare con la piena convinzione di poter regalare ancora gioie ai tifosi napoletani», ha ripetuto più volte il tecnico azzurro, il cui feeling con l’ambiente è straordinario, come dimostrato ancora una volta nella trasferta di Firenze, anche dopo un ko che taglia le gambe agli azzurri nella corsa scudetto.

Un esame che Sarri intende fare dentro se stesso. Molto dipenderà dal progetto, dalla sensazione che avrà di poter ancora migliorare il Napoli e quindi dalla nuova squadra che si andrà ad allestire, oltre ai progetti legati alle strutture e al settore giovanile. E poi c’è l’aspetto economico sul quale si potrà trovare l’intesa senza grossi problemi, come sottolineato sia da De Laurentiis che dall’allenatore azzurro. Il presidente è disponibile ad accontentarlo aumentando l’ingaggio attuale da 1.5 milioni base a 3 milioni e mezzo. Ma Sarri ha avuto già modo di spiegare che sono altre le prime priorità che prenderà in esame per la sua scelta.

Il tutto dovrà definirsi entro fine mese, il contratto del tecnico con il club azzurro infatti prevede una clausola rescissoria di 8 milioni esercitabile entro il 31 maggio: se un top club volesse assicurarselo potrebbe farlo versando questa cifra. E in questo senso emissari si fanno vivi alla porta del suo agente-amico Alessandro Pellegrini mentre gli squadroni europei, soprattutto quelli di Premier League, lo tengono presente come possibile soluzione.
C’è il Chelsea che però in questo momento è pronto a fiondarsi anche su Ancelotti, che ha detto no alla panchina dell’Italia, oltre che su Luis Enrique. Una panchina che si è liberata è quella dell’Arsenal dopo l’addio di Wenger: la prospettiva di poter aprire un ciclo con i Gunners può essere di quelle affascinanti. La Premier, quindi, o eventualmente la Liga, anche se dovranno scattare gli incastri di panchine per potersi creare un’opportunità. Da escludere lo Zenit San Pietroburgo, il campionato russo non ha il fascino di quello inglese o spagnolo. Resta in piedi invece la pista Monaco se il club di Ligue One dovesse dare l’addio al tecnico portoghese Jardim.

Se nessun club dovesse farsi avanti, senza pagare la clausola, Sarri resta vincolato a un contratto con il club azzurro fino al 2020 e a quel punto per andare via dovrebbe dimettersi trovando un accordo con De Laurentiis che in caso contrario potrebbe anche decidere di bloccarlo pagandolo ancora ma non lasciandolo andare via. E Sarri di fronte a un progetto ritenuto convincente e stimolato al massimo per ripartire per una nuova sfida sia in campionato, che soprattutto in Champions League, potrebbe proseguire sulla panchina azzurra con una carica ancora maggiore.
Insomma è una partita da giocare, una situazione che verrà presumibilmente affrontata più avanti, anche se da parte di De Laurentiis ci sarebbe il bisogno di avere al più presto chiarezza per impostare il programma futuro. Il presidente intanto studia le varie alternative, pensa a tutte le possibili soluzioni e restano aperte tante strade. Tra i nomi possibili c’è quello di Antonio Conte, un vecchio pallino del presidente azzurro, nel caso in cui, come sembra, dovesse interrompere il suo rapporto con il Chelsea.

Un profilo internazionale di spessore per la prossima Champions League che giocherà il Napoli, un allenatore di primissima fascia: l’ostacolo più grosso è rappresentato dall’ingaggio decisamente importante dell’ex ct dell’Italia per quelli che sono i parametri del club azzurro.

Una pista più praticabile è quella di Emery che ha dato addio al Psg, tecnico già cercato De Laurentiis per il dopo Benitez prima di fiondarsi su Sarri: l’ex allenatore del Siviglia che sulla panchina spagnola conquistò tre Europa League di fila e in Francia quest’anno ha vissuto la delusione Champions vincendo comunque il campionato. Un altro profilo internazionale è quello di Benitez, per Rafa, pronto a dare l’addio al Newcastle, si tratterebbe di un clamoroso ritorno dopo i due anni vissuti sulla panchina azzurra e le vittorie della coppa Italia e della Supercoppa Italiana. Un sondaggio è già stata fatto, una delle tante idee possibili per l’eventuale sostituzione di Sarri. Altre soluzioni sono rappresentate da tecnici che allenano in serie A. Innanzitutto quella di Giampaolo, un trainer che per mentalità e schemi assomiglia molto a Sarri e potrebbe essere importante come continuità del progetto tecnico: l’allenatore della Sampdoria fu già suo successore ad Empoli. L’uomo del momento è Simone Inzaghi, in lotta con la Lazio per la qualificazione in Champions League: difficilmente però Lotito lo lascerà andare via. Un altro nome è quello di Gasperini, anche lui in passato vicinissimo al Napoli, prima che Mazzarri prolungò per altri due anni l’intesa con il club azzurro. Ottimo il lavoro svolto con l’Atalanta dei giovani, un cammino brillante anche in Europa League: c’è però anche in questo caso la difficoltà di prendere un allenatore sotto contratto.

 

De Laurentiis, intanto, continua ad aspettare Sarri che resta la prima scelta, in attesa di quello che sarà il confronto al termine della stagione dopo l’incontro avvenuto a Figline a gennaio, in occasione della sosta di campionato e del 59esimo compleanno dell’allenatore azzurro. Un incontro interlocutorio, come i successivi contatti: Sarri ha preso tempo concentrato sulla corsa scudetto e sulla stagione intensissima. Ora però il tempo stringe e si avvicina sempre più il momento della verità. Ogni giorno può essere quello giusto per scoprire definitivamente le carte, anche se è probabile che tutto slitti ancora al termine del campionato visto che ci sono tre partite da giocare e onorare al meglio.
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