Europa League, Zurigo ai raggi X:
perché il Napoli non può temere

Europa League, Zurigo ai raggi X: perché il Napoli non può temere
di Gennaro Arpaia
Lunedì 17 Dicembre 2018, 14:26
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L’urna di Nyon ha parlato: a febbraio il Napoli di Carlo Ancelotti se la vedrà con lo Zurigo, in una trasferta affascinante ma non di certo preoccupante. Gli azzurri, per una volta, possono ringraziare il sorteggio che, almeno sulla carta, non presenterebbe particolari pericoli ad Hamsik e compagni. Squadra di tradizione del campionato svizzero (12 campionati e 10 coppe nazionali vinte, l’ultima lo scorso anno), lo Zurigo resta una delle avversarie più abbordabili per i sedicesimi di finale, un doppio confronto in cui il Napoli potrà anche contare sul fattore San Paolo, visto che il ritorno (in programma il 21 febbraio) si giocherà proprio a Fuorigrotta.

Al Letzigrund, però, stadio avveniristico da circa 30mila posti, non sarà gara da sottovalutare. Lo Zurigo, allenato da Ludovic Magnin, ha già dato filo da torcere tra le mura amiche quest’anno. Lo sa bene il Bayer Leverkusen che, in Europa League, ha conosciuto la sconfitta prima di chiudere da testa di serie il girone, ma anche lo Young Boys si è fermato sul 3-3 in campionato. Un cammino, quello europeo, molto altalenante: tre vittorie, un pari e due sconfitte che stavano mettendo a rischio anche il passaggio del turno. E una squadra camaleontica sempre molto brava a cambiare pelle a seconda dell’avversario che incontra: modulo preferito il 4-2-3-1 che però sa trasformarsi spesso in un più ordinato 4-4-2 o addirittura osare con la difesa a tre e passare ad un 3-4-1-2, visto in Europa contro il Ludogorets. Sarà una squadra fresca, ma probabilmente non al massimo della condizione vista la sosta del campionato svizzero che riprenderà ad inizio febbraio.

Punta di diamante della squadra è senza dubbio Benjamin Kololli, kosovaro di origine ma svizzero di nascita. 9 gol e 6 assist in questa stagione per il classe 1992 che ha già saputo farsi notare agli occhi delle squadre europee e a quelli dei tifosi, visto il simpatico episodio arrivato proprio in Europa League quest’anno: dopo il gol su rigore al Larnaca, infatti, la sua esultanza è diventata virale in rete, caduto per la troppa gioia nel fossato dello stadio che lo ospitava. Insieme a lui, occhi anche per il fantasista Antonio Marchesano: svizzero di passaporto ma di chiare origini del Sud Italia, Marchesano è uno dei talenti poi non definitivamente sbocciato del calcio svizzero. Trequartista di qualità, gioca a suo agio nel 4-2-3-1 più usato dalla squadra di Magnin.

L’altalenante stagione europea corrisponde anche ad un percorso ad ostacoli in campionato. Al momento, lo Zurigo è quarto in campionato, abbondantemente dentro gli obiettivi europei della società ma assolutamente distante dagli standard della prima della classifica, con lo Young Boys a 24 punti di stacco e il Basilea, secondo, distante cinque lunghezze. Punto imprescindibile dell’attacco è Stephen Odey, 20enne nigeriano che ha già raggiunto la doppia cifra in campionato e a cui difficilmente la squadra svizzera può rinunciare. Le certezze della difesa sono invece Bangura e Maxso, coppia di centrali agili ma non sicuramente un muro invalicabile. Un ostacolo, lo Zurigo, che il Napoli potrà affrontare senza troppe difficoltà mostrando le qualità fatte vedere in Champions League contro Liverpool e Paris Saint Germain, nella speranza che quella svizzera sia solo la prima tappa di un lungo percorso tutto azzurro.
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