Napoli, il primo posto sotto l'albero:
con il pressing arrivano anche i gol

Napoli, il primo posto sotto l'albero: con il pressing arrivano anche i gol
di Francesco De Luca
Domenica 17 Dicembre 2017, 08:41 - Ultimo agg. 12:35
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Lo scatto che serviva dopo il sofferto inizio di dicembre: il Napoli è tornato al primo posto sorpassando l'Inter (a sorpresa battuta al Meazza dall'Udinese, primo ko stagionale) e il suo capitano Hamsik ha ritrovato il sorriso e il gol, raggiungendo Maradona al primo posto nella classifica storica dei bomber (115 reti).

L'azzurro pallido nuovamente intenso, la partita contro il fiacco Toro di Mihajlovic (complessivamente 13 gol incassati nelle ultime tre sfide dirette) subito in discesa grazie al colpo di testa di Koulibaly e la leadership riconquistata con merito.
Sarri ha lasciato Insigne per 70' in panchina perché ancora in imperfette condizioni fisiche e anche questa mossa è stata azzeccata perché Zielinski (che pure ha ammesso che questo non è il suo ruolo) ha firmato il raddoppio di una squadra che ha ritrovato i tre punti e soprattutto la condizione fisica e le verticalizzazioni, elementi fondamentali nel gioco del Napoli. Il passo in avanti rispetto alla partita contro la Fiorentina compiuto anche grazie al calendario perché dopo mesi il tecnico ha potuto far svolgere a Castel Volturno un regolare piano di lavoro, senza il turno infrasettimanale che condiziona ancor di più una squadra che si è trovata senza un prezioso ricambio in attacco (Milik) a fine settembre e senza un titolare indiscutibile sulla fascia sinistra (Ghoulam) a inizio novembre.
 
 

Si è rivista l'aggressività sfumata nelle ultime settimane, quel pressing che ha stordito i granata fin dalle prime battute, azionato da Mertens e Callejon. Squadra corta, centrocampo aggressivo (Allan sempre più tonico) e difesa blindata, la voglia di cogliere l'attimo al contrario di quanto era accaduto nel precedente turno, quando allo 0-0 di Juve-Inter gli azzurri avevano replicato con lo stesso risultato nella partita al San Paolo, fallendo il sorpasso sui nerazzurri, riuscito ieri a Torino. Certo, c'è stato il lato meno brillante di questa gara, il secondo tempo in cui vi sono stati errori in attacco (incredibile quello di Mertens sotto porta) e smagliature in difesa (difettoso l'intervento di Reina sul gol di Belotti che aveva riscaldato i cuori granata anche se complessivamente timido è stato l'atteggiamento della banda di Mihajlovic). Considerando gli ultimi due turni del girone d'andata (Sampdoria in casa e Crotone in trasferta), il titolo di campione di inverno sembra vicino per il Napoli. Poi toccherà a De Laurentiis intervenire sul mercato per completare l'organico mentre appare in crescita uno dei due rinforzi della scorsa estate: Mario Rui sta ritrovando l'ispirazione sulla fascia sinistra.

La qualità del Napoli era indiscutibile, andava solo recuperata la brillantezza dopo un inevitabile momento di difficoltà accusato dopo quattro mesi di intensa attività. Ha contribuito anche il sereno clima che c'è intorno alla squadra. Ciò ha restituito sicurezza a calciatori che erano apparsi un po' smarriti dopo l'uno-due subito a inizio mese, tra la sconfitta contro la Juve e l'eliminazione dalla Champions. I tifosi hanno incoraggiato Sarri e gli azzurri, non si sono raccolti lamenti dopo Rotterdam e lo scivolamento in Europa League, De Laurentiis ha speso dolci (e meritate) parole per il tecnico e il gruppo, tornati a comandare in campionato con quell'autorevolezza che si era vista in estate, quando la partenza sparata aveva consentito al Napoli di mettere le altre big alle spalle. Si è fermata l'Inter contro l'Udinese a cui la cura del nuovo tecnico Oddo sta facendo molto bene: quattro vittorie consecutive dopo la sconfitta al debutto contro Sarri. I nerazzurri non sono apparsi più robusti in difesa e spietati in attacco e le parole di Spalletti testimoniano una difficoltà di rapporto con la società perché il tecnico reclama acquisti per lanciare la sfida scudetto. Il Napoli può invece contare sul sostegno di De Laurentiis e soprattutto dei tifosi, che torneranno tra due giorni a Fuorigrotta per gli ottavi di Coppa Italia contro i friulani. Niente molla la squadra, però ricordi che la priorità è il campionato, dove finalmente si rivede la luce azzurra: si è riattivato a Torino - ottava vittoria esterna su nove - quel meccanismo che Sarri ha saputo rendere perfetto.
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