Verdi si racconta dentro e fuori
dal campo: «Napoli mi ha rapito»

Verdi si racconta dentro e fuori dal campo: «Napoli mi ha rapito»
Giovedì 11 Ottobre 2018, 13:41 - Ultimo agg. 12 Ottobre, 09:27
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Un gol - quello realizzato contro il Torino - e due presenze da titolare, è iniziata così la stagione di Simone Verdi, arrivato a Napoli dopo un lungo tira e molla che aveva caratterizzato la scorsa sessione del mercato invernale. Con Ancelotti, però, si è subito ambientato e la settimana scorsa, contro il Liverpool, ha fatto anche il suo esordio in Champions.

«La scorsa settimana è stata bellissima. Venivamo dalla sconfitta con la Juve ma ci siamo rialzati subito contro il Liverpool davanti al nostro pubblico Un'emozione indimenticabile per me. È stato più difficile cantare in ritiro però, perché è una cosa che non so fare», ha raccontato ai microfoni di Radio Kiss Kiss. «Sapevamo che col Sassuolo sarebbe stata dura perché ha messo in difficoltà anche l'Inter, siamo stati bravi a non sottovalutarla».

Merito dell'allenatore.. «Ancelotti tiene tutti sulle spine e il fatto che ci fa sentire importanti. C'è chi giocherà di più e chi di meno, ma da l'opportunità a tutti, toccherà a noi saperle sfruttare. Lavorare con Ancelotti ti arricchisce il bagaglio tecnico e come persona. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di avere allenatori importanti. Il gruppo è stato un po' la sorpresa: semplice, fatto di ragazzi umili nonostante sia pieno di campioni».

A Napoli è arrivato dopo il no di gennaio. «Quello non è stato un no al Napoli ma un sì al Bologna, una società che mi aveva sempre dato la sua fiducia. Ho accettato il Napoli nonostante avessei anche altre offerte. E ora stiamo benissimo, con Laura siamo una coppia a cui piace vivere la città, anche quando eravamo a Bologna la giravamo. Per entrambi Napoli è una città nuova e ci piace arricchirci con visite al museo. Ci hanno già regalato la statuetta del presepe ed è per noi è una cosa nuova. Con Laura siamo una cosa sola». 

Testa ai prossimi impegni col Napoli. «L'Udinese non è un'avversaria facile da affronare, ha un allenatore nuovo. La partia con il Psg è importantissima per il cammino in Champions. Non dobbiamo perdere. Sarà un test per capire quanto siamo cresciuti. Abbiamo ampi margini di crescita». Anche perché fare bene col Napoli può aiutare a raggiungere altro. «Sarei iprocita nel dire che non penso alla Nazionale. È uno dei miei obiettivi, ma ora penso solo a lavorare per fare bene con il Napoli. Se faccio bene qui, la Nazionale sarà una conseguenza».

Per fare bene gli basta fare gol. «Preferisco calciare col sinistro. Ho la fortuna di poter ricoprire più ruolo davanti. Ora sto giocando a sinistra ma in questo momento va bene tutto. L'importante è farlo al meglio». 
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