Napoli, la via ritrovata del gol:
da Zurigo si apre un nuovo ciclo

Napoli, la via ritrovata del gol: da Zurigo si apre un nuovo ciclo
di Francesco De Luca
Venerdì 15 Febbraio 2019, 07:00 - Ultimo agg. 13:13
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Avversario debole come nelle previsioni, però i tre gol a Zurigo hanno sbloccato il Napoli, che a Firenze ne aveva falliti almeno il triplo. L'Europa League, la seconda competizione in cui gli azzurri sono in corsa e quella in cui vi sono maggiori chance di successo dopo l'allungo della Juve in campionato, è cominciata nel modo giusto. Con un'ampia vittoria a Zurigo, senza patemi, restituendo il sorriso ad attaccanti che lo avevano smarrito come Insigne e Callejon, che ha dedicato il gol ad Albiol, costretto a fermarsi per problemi fisici. Khedira avrà dato qualche consiglio all'amico Magnin, allenatore degli svizzeri, però non aveva previsto un comico tocco del portiere Brecher che s'è fatto sfilare il pallone da Milik, pronto a girarlo ad Insigne per la prima rete dopo 12'. Questo ragazzone di quasi due metri si sarebbe rifatto nel secondo tempo, respingendo le bordate degli attaccanti azzurri ma dovendosi arrendere davanti al numero di Zielinski: tre tocchi in un paio di metri dell'area dello Zurigo, un numero bellissimo che ha chiuso una partita giocata in scioltezza e ha contribuito al rilancio del giovane polacco che sarà sempre più protagonista, godendo di maggiore spazio.

La scelta della prima linea è stata obbligata per Ancelotti a causa di un lieve infortunio di Mertens, che sabato scorso al Franchi era stato quello che aveva commesso i più rilevanti errori sotto porta. Fin troppo facile giocare contro lo Zurigo, con un possesso palla nel primo tempo pari al 69 per cento e un continuo assedio alla difesa. Qualche sfasatura di Maksimovic e di Fabian, però niente di dannoso ai fini del risultato. Lo spagnolo viene provato da regista, il passo non è quello di Hamsik e avrebbe bisogno di giocare negli spazi: da rivedere quando salirà nuovamente il livello perché lo Zurigo è stato morbido avversario per il Napoli, che aveva bisogno di rasserenarsi dopo il pari a Firenze e questo primo tour europeo con tre gol è stato utile anche per ridare fiato e corsa a Ghoulam, che nelle prossime settimane giocherà da titolare fisso perché anche Mario Rui è finito ai box.
 
 

Lo Zurigo ha provato ad alzare il ritmo nel secondo tempo, preso all'inizio sotto gamba dal Napoli: morbidi negli interventi gli uomini di Ancelotti, laddove sarebbe stato opportuno mantenere la stessa intensità. Il suo collega Magnin ha inserito Marchesano che ha vivacizzato l'azione, a centrocampo è improvvisamente calato Allan (sostituito da Diawara) e i difensori sono stati chiamati in causa. Non è cambiato il corso della partita, lo Zurigo ha segnato con Kololli grazie al rigore per il tocco col braccio di Maksimovic, un po' troppo generoso, e ha colpito il palo nel finale. Il Napoli si è garantito il passaggio agli ottavi perché quello al San Paolo tra sei giorni sarà un impegno formale. Domenica intanto tornerà Mazzarri, il primo allenatore che portò gli azzurri in Champions, e per la partita di Torino il club si aspetta di vedere gli spalti di Fuorigrotta più affollati rispetto alla partita con la Samp, quando si raccolse la lamentela di De Laurentiis per le numerose assenze.

In Svizzera è andata come nelle previsioni in campo, fuori meno perché l'accoglienza per tifosi e giocatori azzurri non è stata amichevole: scontri in centro, lancio di oggetti verso Ghoulam quando andava a calciare gli angoli. Proprio nella civilissima Zurigo, dove ha sede la massima istituzione calcistica mondiale (la Fifa) e dove, prima della partita, sono state poste da De Laurentiis le basi per il futuro. Si è concluso il ciclo di Hamsik, firme del contratto con il Dalian e tweet per confermare il trasferimento fortemente voluto da Marek a fronte di un'offerta economica altissima e - aspetto ovviamente secondario rispetto ai milioni garantiti dai cinesi - di una leadership che aveva perso di potenza in questi ultimi anni, prima con le sostituzioni e poi con il cambio di ruolo. Separarsi così, a metà stagione, è stato traumatico ma bisogna abituarsi considerando i ritmi frenetici del sistema e le cifre che circolano. Il presidente guarda già avanti e annuncia di essere pronto ad effettuare 2-3 importanti operazioni sul mercato estivo seguendo le indicazioni di Ancelotti, che in questo progetto crede anche se la Juve è ancora lontana e non vi sono quei fuoriclasse che ha allenato nella sua luminosa carriera. Talento e gioventù i segni particolari dei giocatori che il Napoli sta cercando per completare l'organico, nel contempo lavorando affinché questa stagione si concluda con un successo e non sia un insignificante capitolo della grande storia azzurra. De Laurentiis tiene all'Europa League anche se ha chiarito che non ci saranno premi per i calciatori perché in questo gruppo c'è a chi costa al club 12 milioni lordi a stagione (riferimento a capitan Insigne, che dopo il rinnovo di due anni fa è diventato l'azzurro più pagato). Ma quanti ne abbiamo visti giocare soltanto per la gloria?
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