Zurigo-Napoli, domina Callejon:
Insigne dà spettacolo, Malcuit c'è

Zurigo-Napoli, domina Callejon: Insigne dà spettacolo, Malcuit c'è
Venerdì 15 Febbraio 2019, 07:00
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L’approccio del Napoli all’Europa League è quello del grande pugile che sale sul ring contro la matricola e vuole subito far capire chi comanda. In 20’ mette lo Zurigo alle corde con due diretti che a momenti lo mettono subito ko. Il resto è mera gestione senza strafare ma anche senza rischiare. Ancelotti si affida ai migliori lanciando un messaggio chiarissimo circa l’importanza che ha voluto dare alla competizione. La risposta è quella della grande squadra che gioca sempre a testa alta. Il risultato, quindi, è conseguenza quasi naturale di una superiorità tecnica che in alcuni momenti appare davvero macroscopica. Il tutto fa pensare che la gara di ritorno del San Paolo tra una settimana sarà quasi una mera formalità.
 
 

6 MERET
Il pericolo più grosso glielo procura Maksimovic con un retropassaggio che lo costringe gli straordinari. Poi si limita a osservare dalla sua porta tutto ciò che accade nell’altra metà campo. Un ringraziamento al meteo: in una serata più fredda se la sarebbe vista brutta per davvero. Beffato dal dischetto.

6,5 MALCUIT
Lui è il gatto, Callejon la volpe e sono in società. Quella sulla corsia di destra mette in piedi un binario di altissima velocità oltre che di estrema qualità. Suo l’assist per il gol dello spagnolo, ma non solo. Dai suoi pedi piovono rifornimenti continui per i bombardieri azzurri nell’area di rigore dello Zurigo.

6 MAKSIMOVIC
L’attacco dello Zurigo potrebbe rientrare nella categoria pugilistica dei pesi paglia. Ecco perché un gigantone come lui praticamente non deve far altro che osservare e dare una mano in impostazione. Odey, unica punta svizzera, si guarda bene dal puntarlo. Commette il fallo di mani che causa il rigore.

6 KOULIBALY
Deve lavorare meno di un bagnino di Riccione a Natale. Ma perché contro un avversario del genere se la può prendere con grande serenità. I pericoli dalle sue parti sono pressoché inesistenti. E per una volta preferisce anche non esagerare con le zingate nella metà campo avversaria. Si gode la gita da turista.

6 GHOULAM
La sinistra è la corsia meno utilizzata dal Napoli nelle sortite offensive. Cosa che per certi versi lo rende quasi del tutto avulso alla manovra. Il momento in cui si deve sforzare di più è quando si occupa della battuta dei calci d’angolo visto che è lui il tiratore designato da Ancelotti. Preciso e attento.

7,5 CALLEJON
Il primo amore non si scorda mai. Figurarsi a San Valentino. E allora in una serata nella quale non c’è nulla da difendere, si dedica alla fase offensiva, quella che in gioventù gli ha regalato le gioie più belle. A tutta gamba. A tutta fascia. A tutta velocità. Segna il raddoppio e lo dedica ad Albiol infortunato.

6 ALLAN
In serate come queste il motore può viaggiare anche a giri controllati. Non servono sgasate o impennate per far salire il ritmo della gara. Ma anche quando va al piccolo trotto, il brasiliano si mette in mostra per quantità di palloni recuperati e per la lucidità con la quale li recapita sempre nei piedi giusti.

6,5 FABIAN RUIZ
Nel cerchio di metà campo vige la legge di Fabian, quella che impone almeno un suo tocco prima che la palla passi dall’altra parte. Una sorta di dogana alla quale tutti devono fermarsi a pagare dazio. A quel punto sta a lui impacchettare il pallone e spedirlo nella direzione del compagno piazzato meglio.

7,5 ZIELINSKI
Un paio di guizzi, di quelli che fanno strabuzzare gli occhi. Prende il largo quando il Napoli è padrone del campo. I suoi scatti sono trailer da film thriller dei quali non puoi mai immaginare come sarà il finale. Il tutto condito da effetti speciali fatti di dribbling che in certi casi meriterebbero anche l’Oscar.

7,5 INSIGNE
Carico come una pila elettrica, accende subito la partita con il gol del vantaggio. Saltella di qua e di là sulla trequarti portando con sé il pallone e dietro di sé gli avversari che a furia di vederselo passare davanti avranno imparato a memoria il numero di capelli sulla sua nuca. Sempre nel vivo dell’azione.

6 MILIK
Una serata al luna park nella quale si diletta prettamente a giocare al tiro a segno. Peccato solo che il suo bersaglio preferito sia il povero Brecher. Il portiere dello Zurigo, infetti, viene colpito di continuo. Siccome la mira non lo assiste, Arek si veste da assistman e serve il pallone del gol a Insigne.

6 DIAWARA
Regista di scorta. Entra a risultato acquisto e si mette al servizio della squadra. Tocca qualche buon pallone in uscita e contribuisce a tenere alto il baricentro degli azzurri. Non è che debba fare poi chissà che cosa visto che il palleggio del Napoli si sviluppa quasi interamente sulle corsie esterne.

6 OUNAS
Aggiunge freschezza e imprevedibilità all’attacco azzurro che già viveva una serata di gloria. Innesca i compagni e fa girare la squadra da regista offensivo. Le sue giocate sono sempre un piacere per gli occhi, anche se dimostra di stare crescendo anche dal punto di vista della concretezza riducendo i fronzoli.

sv LUPERTO
La seconda apparizione in Europa League a distanza di 4 anni dall’esordio. Si piazza a sinistra al posto di Ghoulam e pur avendo caratteristiche diverse dall’algerino si mette in mostra con personalità e voglia di farsi notare. Una buona notizia per Ancelotti che adesso sa di poter contare anche su di lui.

7 ANCELOTTI
Non fa lo schifiltoso. A lui la coppa piace. Qualunque essa sia. Anche se si tratta di quella di seconda qualità. E allora in campo si affida ai migliori per archiviare la pratica qualificazione già a Zurigo. Per alcuni tratti la squadra gioca quasi a memoria, sintomo che le sue idee sono oramai parte integrante del pensiero di tutti. Era alla prima assoluta da allenatore in Europa League: esordio niente male.
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