Flop atletica, San Paolo deserto:
«Ritardi e mancata promozione»

Flop atletica, San Paolo deserto: «Ritardi e mancata promozione»
di Gianluca Agata
Sabato 13 Luglio 2019, 07:32 - Ultimo agg. 08:13
3 Minuti di Lettura
Mille persone alla piscina Scandone fanno gridare al sold out. Mille persone ad applaudire il successo di Ayomide Folorunso, stella dell'atletica italiana venuta a vincere l'oro alle Universiadi nei 400 hs prima di giocarsi le sue carte mondiali a Doha, fanno pensare al deserto. L'Universiade napoletana ha fatto ricredere molti scettici sull'amore degli sportivi partenopei per discipline che non siano il calcio. Piena la Scandone, pieno il PalaVesuvio per la ginnastica, pieno il Palabarbuto per il basket, affollata la base Nato per il rugby. Ma l'Atletica, complice anche il caldo, non sfonda e così il teatro della regina delle discipline sportive, il San Paolo, è un affare per pochi intimi con qualche chiazza nei distinti, qualcuno nella parte inferiore della curva B.

 
BOLT
E pensare che la pista sulla quale si esprimono gli atleti universitari è la stessa, come materiale, dove ha costruito le sue imprese Usain Bolt. È la migliore d'Italia, costata 1,2 milioni di euro per un impianto che farebbe invidia a Berlino e Doha dove si svolgeranno i prossimi campionati del mondo. La stessa Folorunso, nell'esaltazione del commento della sua gara vinta sui 400 hs, ha osservato: «Che bella pista, non me l'aspettavo, pensavo fosse troppo morbida e invece ha una reattività eccezionale».
DESERTO
Ma rischia di rimanere una cattedrale nel deserto. Fino al 2021 tutte le grandi manifestazioni internazionali sono già assegnate. Si potrebbe correre per il 2023 agli Europei ma qualsiasi grande manifestazione chiede una pista di warm up a fianco di quella principale (alla Scandone le Universiadi hanno portato in dote una seconda piscina da 50 metri, caso unico in Italia). E così non resta che chiedere i meeting e la Federazione sta pensando di inserire Napoli nei grandi circuiti internazionali. Ma se la risposta del pubblico è questa c'è da essere scettici sulla riuscita.
FISU
La Fisu, per bocca del presidente Matytsin, ha già risposto al vuoto del San Paolo. «Se fossimo partiti prima con il ticketing avremmo potuto organizzare meglio la promozione nelle scuole, nelle università». Non è questione di biglietti, praticamente regalati, ma di promozione, appunto. E «riempire uno stadio enorme come il bellissimo San Paolo è difficilissimo» dice Matytsin.
MEETING
In realtà è un problema che vale un po' per tutto il mondo. Se non sono Olimpiadi è difficile riempire stadi di 50mila persone. La media del Golden Gala, il principale appuntamento di atletica leggera italiano, è di 40mila spettatori che in uno stadio come l'Olimpico (candidato per gli Europei del 2024) si perdono e, ad oggi, la pista del San Paolo è migliore anche di quella romana.
DE LAURENTIIS
L'appello è del presidente della Fidal regionale, Sandro Del Naia. «La promozione per i biglietti è partita tardissimo ed io ho avuto 500 biglietti per 130 società campane solo alla vigilia dell'evento. Quindi quasi impossibili da distribuire. Ma consideriamo anche che la situazione delle piste napoletane ha tagliato tutti i nostri tesserati che ora dobbiamo lentamente ricostruire così come la passione per lo sport. Ora lo spazio passerà di nuovo al calcio. E chiedo al presidente De Laurentiis di incontrarlo per poter convivere. So che l'atletica con i lanci crea problemi ai campi - e nel mondo si sta spingendo per la costruzione di impianti dedicati solo alla disciplina abbandonando lentamente i mega stadi al calcio - ma potremmo tenere solo il giavellotto lasciando martello ed altro in altre location. Abbiamo paura, però, che con il ritorno del campionato i camion pubblicitari e soprattutto i fumogeni possano distruggere un patrimonio finalmente ritrovato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA