Acqua dall'Albania, la Puglia può lasciare più risorse all'Irpinia

Dopo l'accordo per la costruzione di un acquedotto sottomarino

La galleria Pavoncelli
La galleria Pavoncelli
di Sabino Aquino *
Domenica 12 Novembre 2023, 10:42
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L'accordo Italia Albania per la realizzazione dell'acquedotto sottomarino dell'Adriatico potrebbe avere influenza sull'accordo di programma in via di definizione tra Campania e Puglia per la distribuzione delle risorse idriche tra le due regioni. In sostanza, se arriverà più acqua dall'Albania in Puglia, l'Irpinia potrebbe reclamare più acqua per il proprio territorio. Modificando l'accordo di programma in via di definizione tra le due regioni finalizzato alla regolazione del trasferimento interregionale della risorsa idrica dall'Irpinia alla Puglia. Si tratta di una geniale idea degli amministratori pugliesi per reperire nuove fonti idriche da immettere nel loro estesissimo sistema acquedottistico. L'obiettivo è trasportare in Puglia 150 milioni di metri cubi di acqua all'anno. In questo scenario, l'Acquedotto Pugliese aggiunge all'acqua scippata all'Irpinia anche questa nuova e cospicua fonte di approvvigionamento idrico.

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La classe politica e dirigenziale pugliese è stata sempre lungimirante per quanto attiene l'utilizzazione e la gestione delle risorse idriche emergenti in aree territoriali a loro circostanti.

Infatti da oltre cento anni la Regione Puglia, attraverso il suo ente gestore (Acquedotto Pugliese) ha realizzato in Irpinia varie e importanti infrastrutture idrauliche per utilizzare in media annua una portata idrica complessiva di circa settemila litri al secondo prelevata dalle sorgenti di Caposele, Cassano Irpino, Montella e dalla Diga di Conza della Campania. Si è partiti dai primi anni del 900 con la realizzazione della Galleria "Pavoncelli" fino alla costruzione delle recenti opere idrauliche quali la nuova galleria denominata "Pavoncelli Bis" dal costo di oltre 150 milioni di euro e dell'impianto di potabilizzazione delle acque invasate a Conza della Campania. Cosa sarebbe dunque necessario oggi per portare più acqua in Irpinia? Il Ministero dell'Ambiente, nell'autorizzare la nuova galleria Pavoncelli Bis (imponente opera idraulica destinata a convogliare le acque irpine in Puglia, da poco ultimata) ha disposto con parere n. 587 del 3/12/2010 della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale (VIA e VAS), che prima dell'entrata in esercizio della galleria idraulica, le regioni Campania e Puglia debbono addivenire alla stipula di un Accordo di Programma finalizzato alla regolazione del trasferimento interregionale della risorsa idrica dall'Irpinia alla Puglia. Ciò in rapporto alle esigenze idropotabili delle due regioni e per garantire il rilascio del minimo deflusso vitale nel reticolo idrografico.

Tenuto conto che l'accordo, allo stato, è in avanzata fase di definizione, è legittimo tenere in debita considerazione la realizzazione di questa nuova infrastruttura idrica che permetterà ai pugliesi di poter disporre di un ingente quantitativo d'acqua in un breve lasso di tempo. In definitiva, i già effettuati calcoli inerenti le portate idriche da destinare alle due regioni per il riequilibrio delle esigenze idropotabili delle stesse e per permettere la vita nell'ecosistema fluviale, dovrebbero essere modificati alla luce di questa nuova disponibilità idrica destinata esclusivamente al territorio pugliese. Pertanto i politici campani ed irpini dovranno avere la forza di sostenere, alla luce del nuovo approvvigionamento idrico albanese, la riduzione dell'adduzione idrica pugliese dall'Irpinia di cui beneficerebbero oltre alla popolazione residente, soprattutto in casi di crisi idriche, anche i nostri fiumi ai quali potrebbe essere garantito il deflusso minimo vitale con conseguente miglioramento della qualità del nostro ambiente.

*Docente di Geologia Applicata 

 

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