Napoli, Mastroianni e Ponticiello
«Fa male, dobbiamo lavorarci su»

Napoli, Mastroianni e Ponticiello «Fa male, dobbiamo lavorarci su»
di Gennaro Arpaia
Domenica 29 Ottobre 2017, 21:52
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Una sconfitta che fa male quella contro Trapani, perché questa volta Napoli aveva accarezzato da vicino l’idea di poter portare a casa i primi due punti di questa stagione. «È stata una partita gettata via, i numeri hanno fatto la differenza. Trapani ha seguito il suo piano partita, noi no» confessa Francesco Ponticiello, coach di una Napoli che ci mette la faccia. «Siamo stati diversi da quelli visti sabato: a Siena abbiamo fatto benissimo, abbiamo giocato con diversa intensità, stasera abbiamo subito l’avversario e abbiamo mostrato tutta la discontinuità che abbiamo».
 


Una discontinuità che condanna Napoli, ferma a cinque sconfitte di fila e ai bassifondi della graduatoria. «Stiamo lavorando per eliminare le nostre colpe, questa è stata la prima volta in cui abbiamo subito la pressione del dover vincere», continua Ponticiello. «Concedere 29 punti nel finale a Latina, 26 stasera a Trapani è il simbolo del nostro momento. Ma non possiamo lasciare che fattori mentali o del momento incidano sul nostro cammino». Sotto i tabelloni la solita difficoltà per una squadra che aspetta forze fresche nel reparto lunghi. «Non è il momento questo per pensare a chi verrà o non verrà, la società farà le sue valutazioni e comunicherà le decisioni nelle sedi più giuste. Stasera pensiamo solo alla partita».

E solo alla partita pensa anche Mattia Mastroianni, l’azzurro rientrato questa sera e che fa il suo esordio nel campionato napoletano. «So che è difficile, ma chiediamo ancora un po’ di tempo. Siamo indietro nella costruzione della squadra, abbiamo avuto tanti ostacoli da superare fino ad oggi» dichiara l’azzurro. La sfida, però, è anche ritrovare l’unità mostrata nella passata stagione. «Sarebbe sciocco pensare di poter ricreare la stessa amalgama, ma sicuramente questo gruppo ha bisogno di maggiore compattezza. La ricetta per cambiare strada? Solo il lavoro».

 
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