I piloni spuntano tra le colline del Sannio, giorno dopo giorno. Con una velocità impressionante, considerata la loro grandezza. Vengono posizionati e allineati da enormi gru, trasportati da tir speciali che, per giungere lì, percorrono strade temporanee appositamente realizzate. Le estensioni di vigneti risultano delimitate e protette da chilometri e chilometri di recinzioni arancioni.
È il cantiere dell'Alta velocità-Alta Capacità Napoli-Bari, un cantiere diffuso perché si estende a tagliare la dorsale appenninica tra Caserta e Foggia. «È il simbolo della grande propulsione che il Pnrr sta dando all'Italia, con i suoi 24 miliardi di euro impegnati, è tra le più grandi opere nazionali realizzate con il contributo del Piano varato dall'Europa per sostenere la ripartenza post Covid». Parola dell'amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, Gianpiero Strisciuglio, ieri a Benevento per un confronto sulle aree interne promosso dall'Arcidiocesi sannita, retta dall'arcivescovo Felice Accrocca.
L'opera è un fiore all'occhiello dell'ingegneria italiana, ma costituisce anche un modello di organizzazione e attuazione che non ha eguali a livello internazionale. «La nostra bella Italia, infatti - spiega Strisciuglio - presenta per chi deve realizzare infrastrutture criticità particolari dovute alla sua conformazione orografica. Attraversare l'Appennino e congiungere due mari, il Tirreno e l'Adriatico non è facile. Farlo consentendo contemporaneamente ai treni di viaggiare, perché non si possono interrompere i collegamenti ferroviari esistenti, è ancora più difficile. Ma ci stiamo riuscendo e ci scusiamo per i disagi che inevitabilmente stanno sopportando i viaggiatori».
Il nuovo percorso
Già perché mentre si realizza la nuova linea Alta Velocità-Alta Capacità (destinata a supportare tanto il transito di treni passeggeri quanto merci) sulla vecchia linea continuano a passare ogni giorno decine di treni Alta Velocità che uniscono Milano a Lecce, altrettanti Intercity e Regionali. Ossia continuano a viaggiare migliaia di persone al giorno, ovviamente con rallentamenti e a volte ritardi, dovuti ai cantieri che impongono temporaneamente delle soste nel tratto più critico, quello dell'attraversamento dell'Appennino tra Caserta e Foggia. «Tutto questo sarà completato entro il giugno del 2026 secondo il cronoprogramma che stiamo rispettando alla lettera - dice il vertice di Rfi - ed è un altro vantaggio del fondi Pnrr. Impongono infatti scadenze che devono essere assolutamente rispettate e quindi richiedono lo snellimento al massimo delle procedure burocratiche. Uno sforzo congiunto che, anche grazie al sostegno e all'attenzione per questa opera mostrata dal Governo, l'Italia sta facendo».I tempi
Del resto i risultati di tale sforzo possono essere riassunti nella riduzione sensibile dei tempi di viaggio con la nuova linea: Roma-Bari in 3 ore (anziché 4 ore), Napoli-Bari in 2 ore (anziché 4 ore), Benevento-Napoli in 45 minuti (anziché 1 ora e 46 minuti), Benevento-Roma in 1 ora e 40 minuti (anziché 2 ore). In altre parole il Pnrr diventa in Campania cantiere all'avanguardia e di conseguenza cambiano le prospettive di sviluppo del territorio.
«A breve potremo usufruire della grande opportunità fornita dalla nuova linea Alta Velocità-Alta Capacità - aggiunge il sindaco di Benevento, Clemente Mastella - e dobbiamo quindi fin da ora ripensare al concetto di aree interne, dobbiamo farlo in primo luogo noi. Il modello non è quello di borgo finora utilizzato solo per suggestive rappresentazioni turistiche.
I benefici
E a ben vedere nel cantiere dell'Alta Velocità c'è molto più della riduzione dei tempi di viaggio su ferro. «Attualmente - aggiunge l'amministratore delegato Strisciuglio di Rfi - i nostri cantieri avanzati tengono impegnate 7.000 persone. E anche i Comuni e gli altri enti territoriali stanno dando una risposta straordinaria in uno sforzo sul territorio che è corale. Inoltre resta impressionante, anche durante la realizzazione dell'opera, il numero di passeggeri che continua ad essere trasportato in entrambe le direzioni Nord-Sud-Nord mentre avanza la nuova linea ferroviaria».
Poi ci sono i benefici che la Napoli-Bari ad Alta velocità comporterà sul territorio regionale.
Per i comuni classificati in spopolamento (e quindi le aree interne della Campania) è previsto un incremento dell'indice vivacità demografica +5,2%, una crescita del livello economico di +1,6% che corrisponde ad un incremento di circa 1% dei livelli occupazionali e il livello economico si traduce indicativamente in un aumento del reddito prodotto dai residenti pari al 3,6%. Tutto questo in base ai risultati di uno studio Cresme sulla valutazione dell'impatto della linea AV/AC Napoli-Bari.