Benevento, export da record nel Sannio: +13%, agroalimentare al top

Nell’ultimo trimestre 2023 il controvalore delle esportazioni è salito da 60 a 68 milioni

Una vista panoramica del Sannio
Una vista panoramica del Sannio
di Domenico Zampelli
Giovedì 9 Maggio 2024, 00:00 - Ultimo agg. 09:02
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Chiude con il botto l’export 2023 sannita. Nell’ultimo trimestre il controvalore delle esportazioni è salito da 60 a 68 milioni, con un incremento del 13% che equipara Benevento a Vercelli e Como, superando le province di Bolzano, Cremona e Rovigo. Il dato sannita rappresenta uno dei segnali positivi di cambiamento (e di traino per l’economia nazionale) del Mezzogiorno, che piazza 6 province fra le migliori 10 in Italia, e che vede in particolare Napoli (1,7 miliardi di euro in più) con il miglior incremento assoluto in Italia nel trimestre. Lo rivela il report periodico sviluppato da Exportpedia, applicativo dell’ufficio di ricerca economica StudiaBo presente sul sito dell’Italian Trade Agency, l'Agenzia Governativa che supporta lo sviluppo commerciale delle aziende italiane all'estero e promuove l'attrazione degli investimenti esteri in Italia.

A fare da locomotiva nel Sannio è sempre il settore agroalimentare, che mette in cassa 35 milioni di euro, di cui una metà dal settore di pasta e farinacei.

Sfiora invece 1,3 milioni di euro l’export dei vini, con la Cina terza destinazione. Fra i paesi partner sono in testa sempre Francia, Polonia e Germania.

LPer un piccolo territorio come la provincia di Benevento otto milioni in più nel controvalore dell’export valgono oro. Si ripete così la performance dell’ultimo trimestre 2022, quando l’incremento percentuale era stato del 22,6%. Raggiunti e superati i livelli pre covid, allineando così l’economia sannita ad un risultato che esalta il Mezzogiorno: Campania prima Regione, con 6 province (Agrigento, Reggio Calabria, Ragusa, Lecce, Napoli e Foggia) fra le prime 10 in Italia per le percentuali di crescita. È un po’ anche lo scatto di orgoglio delle zone interne: oltre Benevento e Foggia vanno molto bene anche le province di Campobasso (che sale da 22 a 27 milioni di euro di controvalore export nell’ultimo trimestre 2023) e Isernia (da 70 a 74 milioni nell’ultimo trimestre, quasi raddoppiato il dato di fine 2022, terza provincia in Italia per incremento percentuale nell’ultimo anno).

Ma quali sono i prodotti sanniti che partono per l’estero, e quali sono le maggiori destinazioni? Nel complesso i Paesi partner più importanti nell’ultimo trimestre 2023 sono stati sono Francia (7,3 milioni di euro), Polonia (6,7 milioni), Germania (6,4 milioni), Romania (6 milioni), Stati Uniti (4,1 milioni), Svizzera (3,3 milioni), Spagna (3,2 milioni), Grecia e Albania (in ambedue i casi 3 milioni), Austria (2,3 milioni)e Paesi Bassi (2,1 milioni). In elenco c’è anche Israele: 1,8 milioni in larga parte per componenti metalmeccanici ma vengono richiesti anche i prodotti da forno.

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In totale i Paesi del mondo in cui arrivano prodotti made in Sannio sono 88, non pochi: compaiono fra gli altri - chiaramente per piccoli importi - Taiwan, Afghanistan, Bosnia Erzegovina, Niger, Algeria, Kenya, Sierra Leone, Hong Kong, Somalia, Qatar, Kazakistan, Uzbekistan, Vietnam, Armenia e Azerbaigian. Per quanto riguarda i beni esportati, in testa ci sono i settori dell’agroalimentare e della metalmeccanica, rispettivamente con 35 e 15 milioni di euro incassati negli ultimi tre mesi del 2023.

Nel primo campo va particolarmente bene il settore della pasta e più in generale dei farinacei, che totalizza 15 milioni di euro, ma regge molto bene anche quello dei derivati del latte (6 milioni). Ad apprezzare di più questi prodotti sono tedeschi (che acquistano per 4 milioni di euro) e francesi (3,8 milioni). Al terzo posto gli Stati Uniti (3,5 milioni), seguiti da Svizzera (3 milioni), Spagna (2,2 milioni) e Paesi Bassi (1,9 milioni). Oltre il milione di euro valgono anche i rapporti commerciali con Canada, Polonia, Austria, Grecia e Finlandia. Complessivamente l’agroalimentare sannita raggiunge 62 Paesi in tutto il mondo.

E il vino? Uno dei fiori all’occhiello dell’agroalimentare sannita vale 1,3 milioni di euro nell’ultimo trimestre 2023. Aglianico e falanghina sono particolarmente apprezzati in 28 Paesi del mondo: nell’ordine Stati Uniti, Regno Unito, Cina, Messico, Svizzera, Giappone, Canada, Paesi Bassi, Germania, Belgio, Danimarca, Svezia, Brasile, Francia, Malta, Polonia, Turchia, Corea del Sud, Norvegia, Bulgaria, Thailandia, Austria, Spagna, Ungheria, Irlanda, Romania, Albania e Repubblica Ceca.

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