Caserta, alberghi: dipendenti a lezione di marketing

Il progetto promosso da Federalberghi Confcommercio Caserta

La basilica di Sant’Angelo in Formis
La basilica di Sant’Angelo in Formis
Sabato 4 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:41
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Conoscere il territorio per poterlo promuovere al meglio. Questo l’obiettivo del progetto, promosso da Federalberghi Confcommercio Caserta, di un percorso formativo destinato ai dipendenti di hotel e strutture ricettive e che toccherà 22 comuni della provincia. Si parte lunedì, alle 9, con un itinerario che avrà come prima tappa la basilica di Sant’Angelo in Formis  e proseguirà verso i monumenti, i musei e le chiese di Capua.

Tra le visite in programma fino a fine anno anche la Reggia di Carditello, il Belvedere di San Leucio, Casertavecchia e siti storici, artistici e naturalistici disseminati tra Santa Maria Capua Vetere, San Prisco, Calvi, Teano, Alife, Piedimonte, Carinola, Mondragone, Alvignano, Piana di Monte Verna, Caiazzo, Vairano Patenora, Sessa Aurunca, Aversa, Succivo, Maddaloni e Marcianise.

«Il nostro compito – spiega Sebastiano Simone, coordinatore provinciale di Federalberghi Confcommercio – è di intercettare i bisogni e le esigenze degli albergatori e delle imprese del turismo. Nella mia esperienza lavorativa mi sono reso conto che spesso gli addetti alla reception e il personale delle strutture ricettive si ritrova a promuovere luoghi di attrazione turistica nei quali non è mai stato o che non conosce abbastanza. Da qui gli itinerari culturali ed enogastronomici per formare chi si relaziona con visitatori e clienti. Il progetto deve molto a Maria Russo, coordinatrice di Confcommercio Caserta ed esperta di politiche del turismo, e a Tommaso Tartaglione, cultore di storia locale».

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Così il presidente di Confcommercio Lucio Sindaco: «Il progetto nasce anche con l’intento di sconfiggere il fenomeno del turismo mordi e fuggi e far sì che chi visita questa provincia scelga di trattenersi più notti nelle strutture, affascinato da tutte le bellezze, i siti e le produzioni enogastronomiche».

Attraverso questi percorsi gli operatori potranno conoscere la storia del sito e avere informazioni anche su prodotti tipici, locali, servizi offerti e distanze dal capoluogo.

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