Mondragone, il Papa benedice e invoca l’Incaldana: «Custode di pace»

La consacrazione a Roma

La consacrazione a Roma
La consacrazione a Roma
di Pierluigi Benvenuti
Giovedì 25 Aprile 2024, 17:36
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Una giornata straordinaria, destinata ad entrare nella storia della città, vissuta tra emozioni, fede, devozione e tradizione. Ieri mattina papa Francesco ha benedetto, al termine dell’udienza generale tenutasi in piazza San Pietro a Roma, l’icona bizantina della Madonna Incaldana, patrona di Mondragone. L’evento ha dato inizio ufficialmente al giubileo mariano e cioè ai festeggiamenti per i 400 anni della presenza in città della Vergine, in ricordo della solenne traslazione del quadro dal santuarietto del Belvedere alla basilica dove è attualmente custodito, traslazione avvenuta il 28 aprile del 1624.

In piazza San Pietro per l’occasione erano presenti oltre cinquecento pellegrini provenienti da Mondragone, guidati dal sindaco Francesco Lavanga e dal vescovo della diocesi di Sessa Aurunca, monsignor Giacomo Cirulli.

Il quadro e la storia dell’Incaldana sono stati illustrati al pontefice dal rettore della basilica in cui è conservata, don Ferdinando Iannotta. Papa Francesco è stato il primo al quale sono state mostrate le scoperte fatte durante l’intervento di restauro a cui l’icona è stata sottoposta nell’ultimo mese e completato nei giorni scorsi. Sul retro della tavola sono emerse delle miniature raffiguranti scene di combattimento. Potrebbe essere forse la conferma del fatto che l’autore per dipingerla ha usato una vecchia tavola. La realizzazione dell’opera è fatta risalire al XIII secolo; ma gli esperti la stanno ancora studiando per completarne il quadro cronologico in maniera più puntuale. Prendendo spunto dall’immagine della Vergine allattante don Ferdinando rivolto al Papa ha affermato: «Santità, la nostra Madonna vuole essere invocata come regina della pace, specialmente in questo momento di conflitti e guerre». Il Pontefice, prima di impartire la sua solenne benedizione, l’ha invocata con il titolo di “custode della pace”. Dopo l’udienza, monsignor Cirulli, insieme ai parroci della forania, ha celebrato nella basilica papale una messa, accompagnata da canti della corale polifonica Santa Maria del Belvedere.

Nell’omelia, il vescovo ha sottolineato: «Un evento storico, la basilica di San Pietro, il centro della cristianità, è diventata per l’occasione una piccola basilica dell’Incaldana». Poi ha esortato a rinnovare l’entusiasmo della fede: «La Madonna Incaldana, venerata quale madre di misericordia, faccia ardere il cuore dei credenti per essere portatori della Parola salvifica di Dio». Il sindaco Lavanga invece ha donato al pontefice un quadro dell’artista mondragonese Pasquale Sorrentino in cui lo sguardo del papa e quello dell’Incaldana proteggono la città. «È stata una mattinata emozionante ma adesso attendiamo con affetto il ritorno della Madonna tra la nostra gente per vivere con gioia lo speciale giubileo patronale. Un momento di storia e di identità ma anche un’occasione per riaffermare i valori della pace e dell’inclusione», ha affermato Lavanga.

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Il quadro tornerà sabato 27, alle ore 19,30; ad accoglierlo, presso la chiesa di san Giustino, ci sarà il vescovo Giacomo Cirulli; sono attesi migliaia di fedeli. Subito dopo ci sarà una breve processione fino al santuario del Belvedere dove alle 23 inizierà una veglia di preghiera che andrà avanti per tutta la notte. Domenica, a 400 anni di distanza dalla prima traslazione, il quadro sarà riportato nella basilica nel centro della città, dove è custodito. Per l’occasione, la messa sarà presieduta dal cardinale Emil Paul Tscherring, già nunzio apostolico in Italia. Quindi inizierà la festa con un nutrito programma religioso e di spettacoli musicali. Dal 5 al 30 maggio l’icona sarà portata eccezionalmente (perché di norma è previsto ogni 25 anni) in peregrinatio nelle chiese della città e dei comuni della diocesi. Al suo rientro, dopo un altro corteo rievocativo in costume d’epoca, è prevista la cerimonia di consacrazione di Mondragone alla Madonna.

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