Nuovo centro sportivo San Michele
c'è Hugo Maradona tra i supervisori

L'inaugurazione del nuovo centro sportivo San Michele
L'inaugurazione del nuovo centro sportivo San Michele
Domenica 4 Settembre 2016, 17:00 - Ultimo agg. 17:05
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Un centro sportivo polifunzionale, attivo 7 giorni su 7, dove i valori sani dello sport e dell’aggregazione, non trascurando le finalità sociali, rappresentano i principi cardine di un progetto importante, che va al di là della sola e semplice competizione del gioco. Riapertura ufficiale oggi, con l’avvio della stagione sportiva 2016/2017, per il centro sportivo San Michele di via Carafa, che si presenta in una veste completamente rinnovata.

L’imponente struttura, prettamente a gestione privata, è la casa della squadra di calcio Asd Micri, società nata nel 2009 che dà la possibilità a centinaia e centinaia di ragazzi di imparare a giocare e divertirsi insieme. La società avrà quest’anno ragazzi dai 4 sino ai 16 anni, con le categorie che vanno dai Primi Calci agli Allievi. Tanti campi di gioco, ma non solo. Il San Michele non sarà soltanto un impianto dove fare calcio, ma diverrà un vero e proprio punto di riferimento per il territorio, con iniziative a favore anche delle persone anziane e dei diversamente abili.

Parla il presidente Michele Visone: «Solo con la passione è possibile dare vita a progetti del genere.

Con me lavorano da quasi 10 anni gli stessi istruttori. Le regole qui sono da sempre chiare per tutti: niente favoritismi. Tutti i ragazzi sono sullo stesso piano. Bisogna prima apprendere quali siano i valori fondanti dello sport. Il resto viene dopo.

Tra i supervisori delle varie squadre c'è Hugo Maradona, fratello del Pibe de Oro, e Eduardo Maresca, noto conoscitore di calcio a livello giovanile. «Disciplina e divertimento. Anzitutto questo è il calcio. Se diverranno poi professionisti, dipende soltanto da loro. Ora non è più come prima, adesso c’è internet che magari può confondere i giovani calciatori. Loro però devono essere sgombri di mente e pensare soltanto a giocare», tiene a sottolineare.

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