Salernitana al rush finale, Lotito a Menichini: vediamo cosa succede

Salernitana al rush finale, Lotito a Menichini: vediamo cosa succede
di Eugenio Marotta
Venerdì 27 Febbraio 2015, 23:17 - Ultimo agg. 28 Febbraio, 08:27
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SALERNO - Una partita alla volta. Un solo obiettivo: la promozione diretta. Per la Salernitana dodici finali. Per Menichini qualcosa in più. Ogni match sarà da dentro o fuori per il tecnico: un po’ come se fossero gare ad eliminazione diretta (per la sua panchina s’intende) visto che sulla sua testa pende sempre e comunque la spada di Damocle del risultato a tutti i costi, pena il rischio esonero. Da una parte il trainer granata che ha fiutato il momento delicatissimo ed intende giocarsi il tutto per tutto ogni settimana. Dall’altra la proprietà con Claudio Lotito che proprio ieri ha interrotto il suo silenzio, dopo la vicenda Iodice, intervenendo sul portale solosavoia.it. Quando gli si è chiesto se Menichini fosse a rischio in caso di mancato successo con i bianchi, il co-patron è stato perentorio. «Sono abituato a misurarmi con i fatti – ha dichiarato – Non considero alcuna ipotesi. Aspettiamo domenica cosa succede». Fiducia a termine, dunque, dopo il mezzo passo falso con il Foggia costato l’ulteriore allungo della capolista Benevento, oggi a quattro lunghezze di vantaggio sui granata. L’imperatore Claudio, tuttavia, preferisce fare subito un passo indietro, virando sul pareggio sofferto con i satanelli di De Zerbi. «Penso che una partita sbagliata non possa incidere sulla valutazione complessiva che si ha di un tecnico». Lotito, dunque, parla di gara sbagliata (con il Foggia, nda) e, sebbene in maniera velata, fa riferimento a questioni tecniche, piuttosto che puntare l’indice su alcuni giocatori come invece aveva fatto il diesse Fabiani in settimana sul sito ufficiale del club. Inutile nascondersi: il momento è topico. La Salernitana è attardata in classifica, deve rincorrere il Benevento battistrada e non può più sbagliare. Menichini lo sa e sa che anche un solo ulteriore mezzo passo falso potrebbe costare caro. A se stesso, alla squadra ed a quanto faticosamente costruito fino ad oggi. Ma tant’è. Sarà anche per questo che il trainer granata ha deciso di affidarsi ai suoi uomini migliori senza fare calcoli di sorta, in relazione alla questione diffidati. Non solo. Al Giraud di Torre Annunziata scenderà in campo una Salernitana a trazione anteriore. Trainata, trascinata dal tridente in cui Mendicino sarà la prima punta, Nalini l’esterno e Calil capace di coprire più ruoli a seconda delle esigenze. Di partenza sarà 4-3-3 con il brasiliano che partirà sull’out mancino dell’attacco granata. In mediana tutti dentro gli over 30: ai fianchi di capitan Pestrin (al rientro sarà rischiato nonostante la diffida) agiranno Moro sulla destra e Favasuli sul fronte sinistro. In difesa tutto invariato: Gori ha recuperato e sarà regolarmente tra i pali. Davanti all’ex Benevento agirà il pacchetto arretrato più forte di tutta la Lega Pro, soprattutto quando si esprime lontano dall’Arrechi (appena cinque reti subite in trasferta): Colombo e Bocchetti sugli esterni con Lanzaro e Trevisan al centro.