Baia sommersa, un sistema per il rilievo ipogeo svela come i romani provavano a contrastare il bradisismo

Uno sciagurato destino che l'uomo ha provato a più riprese a contrastare

Baia sommersa, un sistema per il rilievo ipogeo rivela come i romani si difendevano dal bradisismo.
Baia sommersa, un sistema per il rilievo ipogeo rivela come i romani si difendevano dal bradisismo.
di Antonio Cangiano
Mercoledì 8 Maggio 2024, 18:34 - Ultimo agg. 21:53
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La storia dell'uomo è anche amore per la propria terra, ancor di più laddove si manifesta piacevole, accogliente e rigogliosa, come senz'altro si mostravano i Campi Flegrei in epoca romana. E Baia sommersa, con le sue preziose testimonianze archeologiche conservate sul fondo del mare, è viva dimostrazione di questa meraviglia ma purtroppo anche del suo drammatico epilogo.

Fonti storiche e ricognizioni archeologiche hanno rivelato come la “pussilla Roma”, sede di villeggiatura prescelta da imperatori e aristocratici romani e oggi novella Atlantide sott’acqua, si sia lentamente ma inesorabilmente inabissata intorno al V secolo d.C. a causa del fenomeno del bradisismo discendente.

Uno sciagurato destino che l'uomo ha provato a più riprese a contrastare, purtroppo senza riuscirci, come testimonia il ritrovamento di un piano pavimentale sottoposto a quello “attuale”, un pregevole mosaico tardoantico, databile al III o IV secolo d.C., realizzato quando l’intera struttura subisce una importante ristrutturazione.

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La scoperta è preziosa, grazie alle moderne tecnologie messa in campo dal gruppo Naumacos Underwater Archaeology and Technology, in collaborazione con il Pafleg. «L’identificazione di ambienti ipogei sottomarini e di strutture sepolte è tra le attività di ricerca Naumacos, in un area come Baia nel cuore dei Campi Flegrei fortemente caratterizzata da fenomeni come il bradisismo, assume rilevante importanza al fine di una corretta interpretazione degli avvenimenti passati l'identificazione dei movimenti del suolo e relativa collocazione nel tempo.

Tra gli indicatori dei moti verticali, conducendo gran parte delle attività di ricerca nel Parco Archeologico Sommerso dei Campi Flegrei abbiamo identificato e definito alcune serie di marker archeologici ossia evidenze ritenute rilevanti e classificate in primis in funzione della loro collocazione nel tempo, con valore assoluto e valore relativo. Le prime, con valore assoluto, sono quelle evidenze di cui si è determinata una datazione certa, mettendo ovviamente in conto un consono range di tempo in cui far oscillare tale datazione, le seconde con valore relativo consistono in quelle evidenze in cui possiamo leggere lo scorrere del tempo attraverso l'analisi di tracce di varia natura, ossia determinare con precisione cosa è accaduto ed in quanto tempo, in parole differenti misuriamo il tempo trascorso tra due eventi senza considerare il "quando" come collocazione assoluta temporale, fase quest'ultima che va intrapresa poi ponendo in relazione le diverse classi di marker identificati. Nell'area del Lacus (Baia) ad una profondità di circa 4 metri il fondale è caratterizzato da un complesso di ambienti prevalentemente con pavimenti musivi (mosaici), uno di essi di recente rinvenimento, come da prassi del Parco Archeologico dei Campi Flegrei è stato censito e studiato in ogni suo aspetto poi consolidato dalla C.S.R. di Riccardo Mancinelli, nello studio qui brevemente descritto trova applicazione uno dei sistemi quale evoluzione della tecnologia Naumacos per indagini ipogee sottomarine». 

«La stretta collaborazione tra il Pafleg e Naumacos ha portato il sistema di indagini ad un elevato grado di accuratezza tale da averci consentito di rilevare la presenza di un pavimento sottoposto a quello "attuale" di circa 60 cm su cui corre una muratura che si eleva raggiungendo quasi il fondo del pavimento sovrastante. Queste informazioni risultano essere determinanti ai fini della conservazione e nel progettare quindi interventi conservativi preventivi, circa l'aspetto della ricostruzione degli eventi passati si è ad ora potuto rilevare una stretta connessione tra i pavimenti sovrapposti ed un evento bradisismico di cui si è compreso il manifestarsi, in quest' area specifica, con attività turbolente, relativamente veloci e differenti su brevi distanze».

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