Domani, con un question time tra il ministro della giustizia Carlo Nordio e i deputati M5S Carmela Auriemma e Sergio Costa, finirà in Parlamento il caso della restituzione dei beni confiscati ai fratelli Pellini, i tre imprendìtori acerrani dello smaltimento dei rifiuti condannati in via definitiva nel 2017 per disastro ambientale immane nel territorio di Acerra e in altre zone della provincia di Napoli. A seguito di questa sentenza la magistratura, con due dispositivi di primo e secondo grado, confiscò ai Pellini beni mobili e immobili per un totale di 222 milioni di euro, un tesoro considerato frutto dello sversamento illecito di milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi nella Terra dei Fuochi.
Ma qualche giorno fa una sentenza, anche questa definitiva, della Cassazione ha stabilito la restituzione del patrimonio agli imprenditori a causa del superamento dei termini di prescrizione della confisca, un ritardo dovuto a una non ancora chiarita lungaggine giudiziaria consumata nel tribunale di Napoli tra il primo e il secondo grado del provvedimento di sequestro dei beni.
Proprio per fare chiarezza su questo delicato aspetto della vicenda i deputati del Movimento Cinque Stelle Sergio Costa e Carmela Auriemma chiederanno spiegazioni al ministro della giustizia Carlo Nordio durante un question time organizzato per domani, alle 15, a Montecitorio. Il quesito principale sarà posto al ministro da Sergio Costa. Dopo la risposta di Nordio seguirà una replica di Carmela Auriemma.
«Esigiamo tutta la verità su questo caso increscioso - anticipa Auriemma - una verità che lo Stato deve al popolo della Terra dei Fuochi, rimasto vittima di un'ingiustizia senza precendenti. Inoltre - aggiunge la parlamentare M5S - quella di domani sarà l'occasione per sollecitare un nuovo sequestro dei beni: lo Stato deve recuperare la credibilità venuta meno con la restituzione per sopraggiunta prescrizione».
Sul caso ieri è intervenuto anche il consigliere M5S della Città Metropolitana di Napoli Salvatore Flocco, consigliere delegato ai beni confiscati.
«La questione dei beni confiscati - spiega Flocco - deve essere affrontata nel modo più efficace e radicale possibile dalle istituzioni affinché lo Stato garantisca efficienza e credibilità attraverso la restituzione effettiva alle associazioni del territorio dei beni sottratti a chi ha inquinato. In Città Metraopolitana - aggiunge il consigliere M5S - abbiamo adottato su mia richiesta un provvedimento puntato a restituire i beni confiscati alle forze dell'ordine anche per scopi legati al miglioramento logistico oppure alle foresterie dei fuori sede».