Camera di commercio di Napoli, le associazioni storiche: «Troppe violazioni della legge»

La denuncia delle associazioni storiche: «Illegittimità reiterate, assenza di confronto, rilevanti imprecisioni»

Camera di commercio Napoli
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Mercoledì 2 Agosto 2023, 13:40 - Ultimo agg. 19:42
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Le associazioni storiche del sistema produttivo napoletano Acen, Claai, Cna, CdO Campania, Confapi Napoli, Confcommercio Campania, Confesercenti Napoli e Unione Industriali Napoli hanno chiesto al ministro delle Imprese e del Made in Italy il commissariamento della Camera di Commercio di Napoli «per gravi e reiterate violazioni di legge».

In una conferenza stampa, le associazioni hanno ripercorso le tappe della gestione dell'ente dal 2018 ad oggi, parlando di «illegittimità reiterate, assenza di confronto, rilevanti imprecisioni e discrasie, anche in riferimento ai documenti più importanti: programmi di attività e bilanci che hanno chiuso, con una erosione delle riserve camerali che supera i 22 milioni di euro».

«Il tutto - secondo le associazioni - appare tanto più grave in quanto il depauperamento delle risorse è avvenuto senza realizzare le finalità tipiche dell'Ente, senza sostenere cioè il sistema produttivo, quanto piuttosto per finanziare progetti afferenti alle associazioni o a Enti locali e soggetti culturali che non rappresentano certamente il primario obiettivo dell'azione di una Cciaa. Viceversa, l'azione di sostegno delle imprese di Napoli e provincia è stata svolta con risultati assai scarsi, che mai sono stati esaminati in una discussione consiliare, nonostante sia stata sollecitata dai consiglieri di minoranza». 

«Tutto quanto riferito, dunque - concludono le associazioni - non solo ha portato ad una gestione personalistica e inappropriata della Camera in questi 5 anni, ma evidenzia che anche nella fase di rinnovo degli organi Camerali non appare garantita l'imparzialità laddove si evidenzia un comportamento artatamente e proditoriamente mirato a contrastare le associazioni storiche del territorio, i loro consiglieri e in generale la loro rappresentanza e il loro ruolo». 

Secca la replica di Fiola: «Gli odiatori storici tornano alla carica.

Sono trascorsi inutilmente 5 anni ma gli argomenti proposti da chi non ha mai digerito una sconfitta politica e amministrativa, sono sempre gli stessi. Quelli ai quali i tribunali, di ogni ordine e grado, hanno dato risposte inequivocabili e contrarie alle loro tesi fantasiose - dice in uan nota il presidente della Camera di commercio - Ma oggi, prima di trasferirsi sulle loro barche e ai costosi lidi, negli alberghi a cinque stelle, il gruppo degli odiatori storici ha voluto dare ulteriore dimostrazione di quanto il governo della Camera di Commercio sia solo una scusa per attaccare personalmente il sottoscritto. Da rappresentanti delle associazioni datoriali registro volgarità e menzogne, attacchi gratuiti e privi di alcun fondamento, bugie. A questo si aggiunge una fantomatica richiesta di commissariamento dell'Ente che appare ridicola e strumentale. Una richiesta che non ha alcun motivo di essere proposta se non quello di provare ad agitare acque rese torbide da attività che negli anni antecedenti il 2018 hanno caratterizzato la gestione della Camera di Commercio». 

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