Oltre il «Cristo Velato», nasce la mostra degli esperimenti del principe di Sansevero

Le opere di Daniela Pergreffi raffigurano anche la riproduzione del miracolo di San Gennaro

All'interno del museo
All'interno del museo
di Emilia Mangiapia
Venerdì 26 Gennaio 2024, 14:52 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 18:28
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 Nei pressi del Museo Cappella Sansevero, casa del «Cristo velato» di Giuseppe Sanmartino, nasce la mostra «Haravec» con 14 tavole a colori realizzate dall'artista Daniela Pergreffi su richiesta della direttrice museale Maria Alessandra Masucci.

La mostra è ospitata nello spazio della Off Gallery, situata in via Raimondo di Sangro 20, accanto all'entrata della cappella che ospita l'opera del «Cristo velato». 

Le 14 tavole a colori sono state realizzate con l'intento di rappresentare i principali esperimenti del principe Sansevero, e con l'intento di esplorare in maniera inedita le geniali invenzioni di Raimondo di Sangro: le gemme artificiali, il vetro colorato, i farmaci miracolosi, il lume perpeturo, oltre che la riproduzione del «Miracolo di San Gennaro».

La mostra aprirà a ridosso del compleanno di Raimondo di Sangro VII, principe di Sansevero, mercoledì 31 gennaio fino al 4 marzo.

L'obiettivo è quello di celebrare l'ingegno del pensatore e sperimentatore settecentesco che impegnava le sue idee stravaganti in un'epoca lontana, tanto da sembrare che alcune delle sue opere siano vicine al nostro tempo.

Il principe sperimentò nei campi delle scienze e delle arti, dalla chimica all'idrostatica, dalla tipografia alla meccanica, dalla pirotecnica alla medicina.

Sulle pareti della mostra situata nella Off Gallery del centro storico di Napoli, sono dipinte alcune frasi che commemorano la memoria del principe, realizzate a mano libera, senza il costrutto di una base a matita, dallo studente di grafica Valerio Sannino dell'Accademia di belle arti.

L'artista Daniela Pergreffi ha detto: «Il Museo Cappella Sansevero mi ha commissionato queste illustrazioni dedicate alle invenzioni del principe di Sansevero di cui non ci sono immagini, e di cui non sono mai state trovate immagini, bozzetti, progetti, ma semplicemente descrizioni anche piuttosto lacunose. L'intento è stato quello di dare una forma a queste illustrazioni». 

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La mostra è accessibile gratuitamente a tutti, oltretutto sono state organizzate delle visite a porte chiuse per alcuni gruppi scolastici il 20 e il 27 febbraio.

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