Pasqua a Napoli, processioni e rischio terrorismo: il prefetto rafforza le misure di sicurezza

Piano interforze per blindare i circuiti turistici

Pasqua a Napoli, processioni e rischio terrorismo
Pasqua a Napoli, processioni e rischio terrorismo
Leandro Del Gaudiodi Leandro Del Gaudio
Martedì 26 Marzo 2024, 23:21 - Ultimo agg. 27 Marzo, 16:11
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Diciotto processioni religiose a Napoli nel giro di pochi giorni. È solo uno dei punti critici della settimana santa, che richiede il massimo sforzo sul fronte del controllo del territorio. Da un lato i riti religiosi, dall’altro lo struscio laico, pagano, che porterà migliaia di napoletani e turisti stranieri per le strade del centro, nelle isole del Golfo e nei grandi punti di attrazione per gli amanti del grand tour. E poi c’è l’incubo terrorismo, che spinge a rafforzare il piano sicurezza a Napoli.

Se ne è discusso ieri in sede di comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, nel corso della tavola rotonda fortemente voluta dal prefetto di Napoli Michele di Bari, deciso ad affrontare i nodi legati al contrasto di piccole e grandi forme di illegalità, con un occhio puntato allo scenario internazionale. Attorno allo stesso tavolo, erano presenti il sindaco Gaetano Manfredi, l’assessore alla legalità Antonio De Iesu, ma anche il questore Maurizio Agricola e i vertici dei comandi provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, vale a dire i comandanti Enrico Scandone e il generale della finanza Paolo Borrelli.

Si parte da un dato di cronaca, avvenuto appena pochi giorni fa: parliamo dell’aggressione ad alcuni agenti della polizia municipale, che stavano svolgendo il proprio lavoro nell’ambito del contrasto del commercio ambulante illegale (esercenti sprovvisti di licenza).

Un episodio accaduto nei pressi di porta Nolana, che è bastato a riproporre l’attenzione sulla diffusione di ogni genere di mercanzia venduta agli angoli della strada, che trasformano interi spaccati metropolitani in veri e propri suk privi di controllo. Un fenomeno, quello dei mercatini abusivi, che proprio nei giorni che si avvicinano alla Pasqua e ai vari ponti di primavera, è presente anche in zone centrali come via Toledo o via Console, comunque in aree attraversate da migliaia di cittadini. Ed è in un contesto simile, che si punta a rafforzare gli organici da disporre nei prossimi giorni per le strade di Napoli. Come è noto, nelle prossime settimane sono attese circa duecentomila presenze di turisti. Napoli capitale del turismo, punto centrale del grand tour, con un’offerta che si fa via via sempre più ricca ed articolata. Dunque, ieri pomeriggio è stata disposta una task force, per dare risposte concrete in termini di vivibilità e di legalità.

Si legge nel comunicato diramato ieri dal prefetto Michele di Bari: «È stato disposto un dispositivo integrato da parte di tutte le forze dell’ordine nell’area. Un incremento dei servizi di controllo del territorio, anche ad alto impatto nonché dell’attività di vigilanza da parte della polizia locale per il contrasto, tra l’altro, dell’immigrazione clandestina, considerato che i mercatini abusivi sono organizzati e gestiti da soggetti extracomunitari spesso sprovvisti di di regolare permesso di soggiorno».

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Stando al bilancio tracciato ieri, è stato anche stabilito un monitoraggio periodico su mercatini abusibi e suk improvvisati. Ma non c’è solo la questione dell’ambulantato illegale, al centro dell’agenda della Prefettura. È ovvio pensare che in questi giorni verranno intensificati controlli in materia di sicurezza nazionale contro il rischio di attentati terroristici. Una frontiera che non risparmia Napoli, capitale identitaria della cultura italiana, che potrebbe diventare target di rigurgiti di violenza. L’evento della Pasqua cristiana, la presenza di tanti visitatori, ma anche di siti potenzialmente sensibili hanno spinto i reparti territoriali a far scattare protocolli di sicurezza adottati anche in un recente passato. Controlli capillari dei nomi che vengono registrati negli alberghi cittadini, attenzione elevata su stazione centrale, porto e aeroporto, di fronte a uno scenario internazionale sempre più incerto.

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