Svolta nel caso di Vincenzo, il senzatetto che a Napoli dopo il tramonto rinunciava all'ospitalità nei centri di accoglienza dedicati per non separarsi dal suo unico amico Leo, un cane meticcio che ha poco più di due anni. Per il 57enne oggi è vicina una soluzione del caso: grazie alla mobilitazione della società civile, del volontariato, ma soprattutto con l'intervento della consigliera regionale Roberta Gaeta, referente per la tutela degli animali della Regione Campania per Vincenzo e Leo si avvicina una soluzione a lieto fine.
Ma ricapitoliamo la storia.
Ma convivere - da senzatetto - con un amico a quattro zampe è esperienza che comporta nuovi imprevisti: il più grave dei quali resta l'impossibilità di entrare in una struttura di accoglienza con il cane. La storia di Vincenzo e Leo ha toccato il cuore di tantissimi napoletani, e soprattutto la sensibilità di Roberta Gaeta. La consigliera regionale, già assessore alle Politiche Sociali nella precedente giunta comunale di Napoli, ha preso a cuore il caso e si è data da fare: «Nei giorni scorsi - spiega al Mattino.it - ho accompagnato personalmente la volontaria che sta aiutando Vincenzo alla casa dell’amicizia della comunità di Sant’Egidio a via Tribunali. Per lui è stata già fatta domanda per il “supporto formazione e lavoro” che, vista la sua difficoltà con gli orari per via di Leo, potrà essere garantita senza che si rechi necessariamente sul posto».
Vincenzo chiederà agli uffici di via Tanucci la possibilità dell’iscrizione anagrafica (ai sensi della delibera comunale che la stessa Gaeta fece approvare dalla giunta comunale per dare una residenza di prossimità alle persone senza dimora): in questo modo sarà possibile operare il trasferimento di residenza, avere diritto a un medico curante a Napoli, ma anche chiedere il rinnovo dell’esenzione ticket. E Leo? «Intanto io cercherò di capire con il comune che possibilità ci sono per una sistemazione alloggiativa - assicura Gaeta - A questo punto però è necessario che Leo venga abituato alla vita sociale, e per questo chiederò il supporto di un educatore cinofilo che possa aiutarlo a trovare una modalità per stare tranquillamente tra la gente». Concluso questo percorso di socializzazione, Vincenzo e Leo potranno riabbracciarsi e vivere dignitosamente.