«Accusatelo di tradimento per aver invaso l'Ucraina», questa è la richiesta fatta alla Duma da alcuni consiglieri comunali di San Pietroburgo nei confronti del presidente russo Vladimir Putin. I consiglieri della città natale dello zar hanno chiesto che il capo del Cremlino venga accusato di tradimento «nei confronti della Nazione», così da essere costretto a lasciare l'incarico a causa della guerra in Ucraina. Il gruppo di consiglieri, tra l'altro fa parte di "Smolninskoye", il municipio di San Pietroburgo dove è nato Putin.
La denuncia contro Putin: «Traditore»
Secondo quanto riportato dal DailyMail, alla base della richiesta ci sarebbe la guerra scatenata da Putin in Ucraina, conflitto che ha causato «la morte di migliaia di soldati russi e danneggiato l'economia del Paese».
«I giovani cittadini arruolati vengono mutilati e uccisi. L'economia russa sta soffrendo, la NATO si sta espandendo e l'Ucraina sta continuando a ricevere armi a causa delle politiche avventate di Putin.
I consiglieri nella richiesta fatta alla Duma di Stato hanno scritto: «A seguito delle azioni di Putin, il confine terrestre tra Russia e Nato è raddoppiato. Da quando Putin ha lanciato la sua invasione dell'Ucraina sei mesi fa, le sue forze hanno subito pesanti perdite di uomini e attrezzature. Gli attacchi di precisione condotti dalle forze ucraine utilizzando armi occidentali ad alta tecnologia stanno minando la capacità della Russia di combattere e Mosca sta ricorrendo all'uso di armi obsolete a causa dell'esaurimento dell'equipaggiamento moderno del nostro arsenale» La richiesta dei consiglieri di San Pietroburgo di accusare Putin di tradimento per la sua guerra in Ucraina è un raro caso di aperta opposizione da parte di politici alla campagna militare russa.