«È arrivato il momento di forzare la protesta. La situazione con l’arrivo dell’estate tende al peggioramento. In altri posti d’Italia questo non sarebbe stato concesso, qui sta diventando la normalità». È l’appello lanciato da Alfonso Tulipano, portavoce del Gruppo pendolari linea storica Napoli Salerno. «Studenti, lavoratori, turisti fatevi avanti, iniziate a creare gruppi sui social e sulle chat per decidere con quale modalità vogliamo accelerare le soluzioni per evitare peggioramenti», scrive in una nota Tulipano. L’argomento è quello che da circa tre mesi tiene banco dopo la frana che ha interrotto la linea ferroviaria tra Vietri sul Mare e Salerno.
Per la cronaca i lavori di messa in sicurezza non sono ancora iniziati e si rischia un lungo contenzioso giudiziario. Il prossimo 23 aprile il Tar dovrà discutere il ricorso presentato dai proprietari della casa che sovrasta i binari contro l’ordinanza del Comune di Salerno che ha imposto l’abbattimento di parte dell’immobile per la successiva messa in sicurezza del pendio. I viaggiatori dal 20 gennaio scorso sono costretti, quelli che ancora lo fanno, ad utilizzare i bus sostitutivi che, però, restano bloccati nel caotico traffico dell’ex Statale 18 che si snoda tra Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare e Salerno. «Tra l’altro - segnala Tulipano - anche le altre strade sono ingolfate. Come l’autostrada A3 per un cantiere quasi nello stesso tratto della frana. Anche nella direzione inversa il disagio non cambia per lavori e traffico lungo la strada, numerosi bus tra cui anche quelli turistici che con l’arrivo della bella stagione aumenteranno. E poi i camion che hanno il divieto di transito sull’autostrada. Tutto questo rende difficile, se non impossibile, coprire la tratta in tempi ragionevoli con i bus sostitutivi e addirittura con i mezzi privati».
Ieri mattina, intanto, i mezzi d’opera con i quali Rfi sta effettuando la manutenzione dei binari della tratta tra Cava e Salerno, hanno quasi raggiunto il punto dello smottamento. I lavori, già programmati prima dell’evento, non hanno nulla a che fare con la messa in sicurezza. L’altro gruppo che vede insieme i pendolari “Nocera e linea storica” è in attesa di ricevere una risposta dalla Prefettura di Salerno. Ad inizio mese il portavoce Emiddio Ventre aveva inviato una lettera al prefetto Francesco Esposito per far partire immediatamente i lavori di ripristino della linea ferroviaria
«senza aspettare l’esito del contenzioso tra il Comune di Salerno e i proprietari della casa che potrebbe durare anche anni, bypassando la vertenza giudiziaria, in virtù del principio cardine del diritto amministrativo e cioè la preminenza dell’interesse pubblico sull’interesse privato».