Cilento, offerte di qualità ma occorrono più servizi

L'assessore regionale al Turismo Casucci: il Cilento offre non soltanto il mare ma anche altre attrattive

Una veduta del Cilento
Una veduta del Cilento
di Antonio Vuolo
Lunedì 6 Maggio 2024, 06:40
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Il meteo “ballerino” non ha fermato i turisti a cavallo tra i ponti primaverili del 25 aprile e dell’1 maggio. Numeri incoraggianti anche per il Cilento. A certificare il trend positivo della Campania è stato anche l’assessore regionale al Turismo, Felice Casucci, intervenuto venerdì mattina, a Giungano, per un incontro sul turismo esperienziale. «Il bilancio è positivo per questi primi appuntamenti primaverili» ha detto Casucci, che ha incontrato gli operatori del settore che hanno partecipato all’edizione salernitana del corso di formazione erogato dalla Fondazione Its Bact. «Il tema è sempre lo stesso: fare quantità è importante, ma fare qualità lo è ancora di più, nonostante sia molto più complicato - ha aggiunto l’assessore - Per il momento abbiamo fatto soprattutto quantità, parzialmente qualità. Nelle aree interne si è fatta più qualità rispetto alle aree a turismo prevalente, come Napoli ed in alcune aree della penisola sorrentina ed amalfitana, che però hanno fatto e stanno facendo delle scelte anche impopolari, ma qualitative. È evidente che stiamo andando in una torsione del turismo rispetto a come l’abbiamo tradizionalmente inteso per raggiungere un obiettivo, ossia un’offerta sempre più selezionata in relazione anche alla diversificazione delle proposte su tutto il territorio campano». E il Cilento ormai è diventato sempre più attrattivo grazie ad un’offerta che si declina non solo attraverso il mare. «Questa vastità di offerta deve essere integrata in una logica unitaria - ha concluso Casucci - Per fare ciò, è necessario partire dai territori e creare occasioni di sviluppo legate a quei territori ed alle loro peculiarità». A tracciare un bilancio positivo è anche Confesercenti provinciale tramite il presidente Raffaele Esposito: «Possiamo ritenerci soddisfatti nonostante il meteo capriccioso soprattutto nei giorni in rosso sul calendario. L’occupazione delle camere è stata mediamente tra il 60 ed il 75% come preventivato. Gli stranieri continuano a prediligere la costiera amalfitana, mentre se ne vedono ancora pochi nel Cilento».

Uno dei nodi da sciogliere resta, tuttavia, sempre quello dell’accessibilità, anche se la riapertura dell’aeroporto di Salerno dovrebbe dare uno slancio sotto questo punto di vista al territorio. «In previsione della riapertura dello scalo aeroportuale, il territorio ha bisogno di servizi di mobilità certificati e garantiti per almeno 6/8 mesi altrimenti è difficile lavorare con il turismo internazionale.

Gli utenti vanno abituati ad un servizio e quando c’è troppa intermittenza, come nel caso delle vie del mare, non è sicuramente un fattore positivo» ha concluso Esposito.

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