«È stato un anno difficilissimo i primi mesi era scioccata non riuscivo a fare nulla», Arianna Mihajlovic parla a Verissimo della morte del marito a distanza di un anno da quel 16 dicembre 2022. «Ho capito che dovevo andare avanti altrimenti sarei morta anche io l'ho fatto per i miei figli e per onorare la memoria di Sinisa che era un combattente e ha amato la vita».
Arianna Rapaccioni ricorda il marito morto a Verissimo
Viene mandato in onda un filmato in cui si ripercorre la carriera dello sportivo e la malattia, Arianna non riesce a trattenere le lacrime. «Ci siamo conosciuti che avevo 23 anni, poi ci siamo sposati e abbiamo avuto i figli. E' stato un amore stupendo durato 27 anni sono grata ad aver vissuto la vita con lui»
La malattia di Sinisa
Sinisa Mihajlovic è morto il 16 dicembre 2022 dopo aver lottato contro una leucemia mieloide. «Eravamo in vacanza in Sardegna e lo vedevo troppo stanco.
«Una sera mi ha chiamato e mi ha detto che mi doveva parlare e mi ha detto che aveva la leucemia. Io non sapevo cosa fare e poi gli ho detto che avremo affrontato tutto insieme. Noi eravamo molto forti e pensavo di vincerla. Dopo il primo trapianto lui si era ripreso. Dopo 2 anni e mezzo ha avuto la ricaduta e lì ho capito che lo stavo perdendo e da lì è stato tutto un crollo. I 4 anni di malattia sono stati devastanti. Devo ancora riprendermi da quello che ho visto negli ospedali. I medici hanno fatto il possibile ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. vedere negli occhi di Sinisa il terrore è stato drammatico»
Il giorno della morte
Uno sportivo Sinisa che non pensava assolutamente di morire. «A Bergamo i medici mi hanno detto che non c'era piu' nulla da fare e nel ritorno a casa lui mi disse "mi spiace non vedere crescere i miei figli". Così abbiamo deciso di non dirglielo». Si è spento il 16 dicembre del 2022. «Eravamo in ospedale e sentivo che se ne stava andando e gli ho detto "ci penso io ai ragazzi" così lui è morto». Ricorda quei momenti: «Non ho mai pianto perché lui si preoccupava per me, ma nel momento in cui è morto sono crollata. Volevo dirgli tante cose ma dovevo essere una roccia e non potevo permettermi di crollare». Poi ricorda: «Due giorni prima di morire mi ha detto Ti amo. Non riusciva mai a dirmelo»