Baby Reindeer, la vera Martha della serie su Netflix: «La vittima sono io, ho ricevuto minacce di morte»

La presunta donna che dovrebbe essere Martha, ha affermato che la storia sia stata troppo romanzata e che alcune cose non coincidono con la realtà dei fatti.

Baby Reindeer, la vera Martha della serie di Netflix: « La vittima sono io, ho ricevuto minacce di morte»
Baby Reindeer, la vera Martha della serie di Netflix: « La vittima sono io, ho ricevuto minacce di morte»
Giovedì 2 Maggio 2024, 16:55 - Ultimo agg. 5 Maggio, 10:48
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La versione della donna su cui sembra essere stata basato Baby Reindeer, la serie tv del momento che sta appassionando milioni di utenti, non si è fatta attendere. In un intervista rilasciata al Daily Mail ha accusato Richard Gadd (autore e protagonista) di non averlo mai stalkerato ma soprattutto di aver ricevuto minacce di morte.

Baby Reindeer, la serie Netflix sulla storia (vissuta davvero) dall'attore perseguitato da una fan: trama e curiosità

La serie 

La trama è basata sulla storia di un maschio bianco e trans-fobico, il comico e barista Donny, molestato e stalkerizzato da una donna sovrappeso, la bugiarda seriale Martha, con evidenti problemi mentali. Lui, morbosamente incuriosito da lei, fino a un certo punto sta al gioco. Lei, invaghita di lui, se ne approfitta. Arrivando a mandargli, in un anno, 41.000 email, 744 tweet, 350 ore di messaggi vocali e 106 pagine di lettere.

L'intervista alla “vera” Martha

Una serie che ha fatto scalpore ma che sicuramente ha rovinato anche la vita di una persona, in questo caso la donna che è stata interpretata dall'attrice Jessica Gunding. In un intervista del Daily Mail, la “vera” Martha ha criticato l'interpretazione fatta da parte della Gunding, di come abbia ricevuto minacce di morte che non le hanno permesso di dormire sonni tranquilli e anche che la storia è stata fin troppo romanzata sostenendo di non vedere l'attore da dodici anni, di averlo sì frequentato in alcuni casi, ma di non essere mai arrivata allo stalking: «Ho ricevuto minacce di morte a causa del suo spettacolo nonostante il fatto che molte delle cose che ha affermato non siano vere. Sono stata in compagnia di Richard Gadd in alcune occasioni, ma non l’ho perseguitato come sostiene.

La sua storia è che questa è una grave intrusione nella mia privacy. Non lo vedo da 12 anni. Ho letto che aveva scritto quello spettacolo quattro o cinque anni fa e ho pensato: Oh mio Dio. Questo fine settimana ho cercato su Google e le storie su Richard Gadd e Baby Reindeer erano ovunque».

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