Avellino, il bomber Arrighini si presenta
e firma una contratto quadriennale

Avellino, il bomber Arrighini si presenta e firma una contratto quadriennale
di Titti Festa
Venerdì 27 Giugno 2014, 23:22 - Ultimo agg. 23:23
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AVELLINO - Il corteggiamento stato lungo. L’amore non nato all’improvviso in una mattinata di giugno, come alcuni potevamo pensare. L’Avellino e Andrea Arrighini si erano già incontrati a dicembre e allora è scoppiato il colpo di fulmine. A confessarlo è un radioso Massimiliano Taccone che mantiene le promesse e parla volentieri con i giornalisti che, per quasi due ore, aspettano sotto il sole la fumata bianca. Dalla sede di Piazza Libertà si passa agli uffici del Corso Vittorio Emanuele. Il segretario Tommaso Aloisi ha già da giorni il contratto pronto: quadriennale, perché questa volta non si scherza. «Arrighini è una scommessa – sottolinea il direttore generale – nella quale crediamo molto. Ma rispetto a Galabinov c’è una bella differenza questa volta il giocatore è nostro e abbiamo cercato di patrimonializzare il tutto, andando anche incontro alle sue richieste. Il direttore De Vito, che si sta dimostrando sempre più esperto e in gamba, me ne sta parlando da oltre sei mesi, ed anche Rastelli ne ha fatto una prima scelta per l’attacco. Visto che il nostro staff tecnico è tra i migliori in circolazione non potevamo dire di no». Il Livorno e altri club, si era vociferato anche di un interessamento della Salernitana, sono rimasti a bocca aperta. «A volte l’Avellino viene sottovalutata e indicata sempre come una piccola società, – continua Taccone – ma noi stiamo crescendo e dimostrando che non è così. Comunque lavorare con umiltà e a fari spenti resta la nostra prerogativa. Con il Pontedera avevamo raggiunto l’accordo da tempo, bisognava solo mettere a punto i dettagli. E poi Arrighini è completo: può fare sia la prima che la seconda punta. Mi ricorda molto Mancosu e sono sicuro che farà benissimo. Anche questo acquisto è il segno che vogliamo tentare di migliorare sempre di più». Poco distante il presidente sorride, scambia qualche battuta con i tifosi e lascia, giustamente la scena al direttore generale e al bomber. Faccia un po’ stanca, occhi scavati, Andrea Arrighini non nasconde l’emozione. Di certo a Pontedera non era abituato a rispondere alle domande di dieci giornalisti alla volta. «Per uno come me , - spiega – che arriva dalla Lega Pro Avellino rappresenta una bella sfida. Sono onorato, orgoglioso e non vedo l’ora di indossare la maglia biancoverde. Non sono parole frutto di retorica: lo stadio Partenio mette i brividi solo visto alla tv, figuriamoci dal vivo, da protagonista». La scelta di certo non è stata frutto del caso. «C’erano altre squadre, tra cui il Livorno ma quando ho parlato con Taccone e Rastelli non ho avuto più dubbi. Un progetto serio, una squadra composta da giovani interessanti e di esperienza, la società ha ambizioni importanti e l’ ambiente è uno di quelli che carica come pochi». 15 gol lo scorso campionato, 17 nel precedente, Arrighini è un jolly. Esterno, seconda punta ed anche prima, conosce bene il 3-5-2 visto che il tecnico Indiani a Pontedera lo utilizzava eccome. 24 anni lo scorso 6 giugno, alto 1,83 è uno di quelli che brucia gli avversari nell’uno contro uno. «Mi piace attaccare gli spazi, cerco di non dare punti di riferimento e mi ritengo veloce. Poi spero che sul campo scoprirete anche altre cose di me». Sui tifosi non ha dubbi. «Sono da serie A, questo lo so bene. Sono giustamente esigenti, – conclude Arrighini - ma sanno davvero farti sentire calciatore e per uno come me, all’esordio tra i cadetti, è davvero il massimo. Non vedo l’ora di cominciare , di dare il meglio sul campo e ricambiare la fiducia che la società e lo staff tecnico hanno voluto darmi”.
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