Assist, cross e calci piazzati: Menichini si affida alle ali

Assist, cross e calci piazzati: Menichini si affida alle ali
di Alfonso Maria Avagliano
Venerdì 6 Maggio 2016, 06:15
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Testa, cuore e gambe. Il mantra menichiniano servirà alla Salernitana domani più di ogni altra volta. Una ventina di tifosi ieri ha atteso la squadra all’uscita dall’allenamento all’Arechi, foto ricordo e pacche sulle spalle per spronare il gruppo: 14mila biglietti venduti finora, l’appello con volantini e manifesti degli ultrà per uno stadio che sia «catino infernale» in un appuntamento da non fallire. Gruppo per gran parte concentrato, consapevole che «se vinciamo, siamo mezzi salvi», come rimbomba dagli spogliatoi. C’è però chi è più deluso come Bagadur, che ha provato a forzare trovando risposte negative: col Modena il croato non ci sarà, al pari dell’altro infortunato Franco e di Coda, squalificato.

Menichini è rammaricato per l’assenza del cannoniere principe e chiede gol al duo Bus-Donnarumma. Insieme hanno giocato poco e senza incantare, sarà quindi fondamentale il rifornimento di esperti nel settore assistenza come Nalini e Oikonomidis, ali titolari nel 4-4-2 da opporre a un Modena che proverà a far densità centrale col 4-3-1-2: occhi aperti ai movimenti di Granoche, uno che va di fisico ma prova anche a non dar punti di riferimento, muovendosi tanto al pari di Luppi, che tende a venire incontro alla mediana e favorire gli inserimenti di Mazzarani. Nello stesso tempo, però, potrebbero esserci praterie da cavalcare a destra come a sinistra, da cui scagliare traversoni interessanti in area o guadagnare pericolosi calci piazzati. Perché è anche e soprattutto così che si sblocca una gara come quella di domani. Nalini - 13 assist in 32 partite con Menichini tra B e Lega Pro - e Oikonomidis nel Dna hanno l’ultimo passaggio, contro i canarini possono essere protagonisti. Gatto e Zito pure, ma a partita in corso.

Difesa obbligata. Oggi in rifinitura (10.30 al Volpe, porte sprangate con solerzia dall’inserviente del club) il trainer farà le prove generali. Ieri Bagadur ha testato il suo polpaccio, niente da fare: l’ex viola ha lasciato l’Arechi prima degli altri, avverte dolore. S’è sottoposto ad accertamenti che non evidenziano lesioni ma un fastidioso versamento, fisiologico dopo la botta patita ad Ascoli. Eppure ci aveva giocato sopra senza accusare. Non s’è allenato in questi giorni, le noie arrivano a scoppio ritardato. Sarà quindi Empereur a far coppia con Bernardini al centro della difesa, con Tuia unica alternativa in panca: facce da bravi ragazzi, a mo’ di acqua santa contro «el Diablo» Granoche.
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