«Il significato di tutto questo è che io possa trasmettere qualcosa ai giovani. Una perdita di un figlio è diventata una missione. Non potevo senza stare a casa a piangere e allora deciso di raccontare il mio ragazzo». Alla presentazione del libro è intervenuto anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: «Il fatto che si svolga nell'antisala baroni è il segno che questa è stata una tragedia cittadina. In questa vicenda Napoli è sempre stata unita e anche oggi lo è, perché Ciro è uno di noi».
De Magistris ha ricordato i primi momenti dopo il ferimento di Ciro Esposito, in cui «tutti pensavano che un ragazzo di Scampia sicuramente doveva aver fatto qualcosa di male».
Ora, ha sottolineato De Magistris «c'è un'indagine in corso ma manca un'altra fase». «Siamo sicuri che quello che è accaduto non accada più? Lo striscione visto a Roma ha ferito una città intera anche perché a fronte di parole di giustizia e sensibilità di Antonella continuano a esserci parole di discriminazione e odio», ha concluso.