Azzurri, un colpo allo Stadium a 5 anni dalla magia di Koulibaly

Un gol del difensore alla Osimhen e il Napoli si avvicinò allo scudetto: ma poi Inter-Juve...

Il gol di Koulibaly allo Stadium
Il gol di Koulibaly allo Stadium
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Domenica 23 Aprile 2023, 08:27
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Chissà quante volte Victor Osimhen avrà ascoltato quel racconto: il gol di Koulibaly in casa della Juve il 22 aprile del 2018, i bianconeri quasi raggiunti (un punto di svantaggio a quattro giornate dalla fine) ma poi arrivarono Inter-Juve e lo scudetto perso nell'albergo di Firenze. Victor era la riserva di una squadra tedesca, il Wolfsburg, mentre il Napoli del Comandante Sarri lottava per conquistare il Palazzo. Rude, il Comandante: arrivando allo stadio, quella domenica, mostrò dal pullman l'indice ai tifosi bianconeri che lo insultavano. Quelli che, poco più di un anno dopo, sarebbero diventati - per una sola stagione, chiusa con uno scudetto e un esonero dopo l'eliminazione dalla Champions - i suoi tifosi. Maurizio nelle conferenze stampa a Castel Volturno diceva che mai sarebbe andato alla Juve e poi andò a sedere su quella panchina e ad allenare Ronaldo: ma questa è un'altra storia.

Il Napoli di Spalletti non vive più di speranze, come quello di Sarri. Ha in pugno da tempo lo scudetto 2023.

Ma vuole (deve) dare un segnale di rilancio dopo l'eliminazione dalla Champions, unica italiana uscita dai giochi tra quelle che si erano qualificate per i quarti delle tre competizioni europee. E' curioso notare che Napoli e Lazio, le prime due squadre in serie A (il futuro delle concorrenti Champions dipende dalla definitiva assoluzione o dalla nuova penalizzazione della Juve), sono escluse dal penultimo atto delle Coppe. Lo Stadium, finora, è stato ostico. In 11 partite - è stato inaugurato nell'estate 2011 - il Napoli ha conquistato soltanto una vittoria, quella con l'imperioso stacco di testa di Koulibaly (un gol alla Osimhen diremmo), e un pareggio, quello dell'Epifania 2022, con la squadra di Spalletti in piena emergenza perché devastata da infortuni e Covid. Tanta acqua è passata sotto il ponte azzurro in questi cinque anni: dei giocatori che vinsero a Torino il 22 aprile di cinque anni fa, infatti, nessuno sarà in campo domani perché Mario Rui è fermo per infortunio.

Sarri avrebbe voluto fare una rivoluzione e quasi vi riuscì, arrivando secondo col record dei 91 punti. Se Spalletti vincesse le ultime 8, salirebbe più su, a quota 99. Ma i record lasciano il tempo che trovano: conta il tricolore che presto il Napoli cucirà sulle proprie maglie. Ragazzi, fate presto se potete.

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