Kvaratskhelia, zero gol e qualche lamento: ora vuole riaccendersi in Champions

La condizione atletica non è ancora al top

Khvicha Kvaratskhelia a Genova
Khvicha Kvaratskhelia a Genova
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Lunedì 18 Settembre 2023, 07:09 - Ultimo agg. 19 Settembre, 07:27
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La ribalta della Champions per ribaltare un momento difficile e gettarsi definitivamente alle spalle gli spettri di quel rigore sbagliato al Maradona con il Milan ai quarti di finale il 18 aprile scorso. Khvicha Kvaratskhelia proverà a sfruttare la vetrina della coppa dalle grandi orecchie mercoledì sera a Braga in Portogallo per rispondere con i fatti, sul campo, a chi pensa che tutto ad un tratto le stella georgiana sia stata soltanto una (bellissima) meteora. Toccherà principalmente a lui, insieme ad Osimhen, prendere per mano il Napoli e farlo partire con il piede giusto in Europa. Ma non sarà certo una passeggiata se la squadra è quella vista negli ultimi tempi e se i suoi «diamanti» non sono tirati a lucido. 

Che Kvara non sia ancora lo stesso giocatore devastante della passata stagione - che gli è valso il titolo di Mpv del campionato, quello di migliore giovane della Champions fino alla candidatura al pallone d'oro e pure al Fifa the Best - è evidente.

Ma le attenuanti ci sono e potrebbero anche essere riconducibili a quell'errore dagli undici metri che favorì il passaggio in semifinale ai rossoneri di Pioli (poi eliminati dall'Inter). Kvara non segna da sei mesi, è stato costretto ai box per noie muscolari fin dal ritiro di Castel Di Sangro, Garcia lo ha risparmiato nel match d'esordio con il Frosinone salvo poi dargli minutaggio via-via sempre maggiore nelle gare successive.

Fino a consegnargli una maglia da titolare con la Lazio (per un'ora di gioco) e con il Genoa a Marassi, sabato scorso. Kvara ha risposto con la solita generosità. Ma i soliti strappi, i dribbling ubriacanti e le accelerazioni imprevedibili a cui aveva abituato e con cui aveva deliziato la platea azzurra sono rimasti merce ancora troppo rara. E non sono mancati neppure momenti di nervosismo come in occasione della sostituzione al Ferraris nel finale che il georgiano non ha capito (gradito). Kvara non ha capito il cambio (al suo posto, nel forcing finale, è entrato Zerbin) ed ha mimato la sua perplessità all'indirizzo della panchina azzurra. Il tutto figlio sicuramente di un momento di annebbiamento, amplificato dai risultati di squadra che non arrivano e dalle prestazioni personali che latitano. Molto probabilmente perché mal supportati da una condizione atletica non ancora al top da parte dell'attaccante. Nel primo tempo contro la Lazio comunque sono state sue le azioni più pericolose dei campioni d'Italia. Poi però ha finito in fretta la benzina. A Marassi, dopo la sosta e dopo i 180 minuti giocati con la sua Georgia, Kvaratskhelia ha mostrato di essere in crescita, costringendo al giallo sistematico i suoi marcatori e cercando anche la conclusione dalle parti di Martinez. Ma è chiaro che parliamo ancora di un lontano parente del Kvara dell'anno scorso. 

 

Mercoledì sera all'Estadio Municipal di Braga il georgiano tornerà in campo e tornerà in Champions. E chissà che un gol, un assist, o una prestazione comunque sugli scudi non possano definitivamente far spiccare il volo al georgiano ed al Napoli. 

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