Kvaratskhelia, stipendio Napoli: il rinnovo prima degli Europei

Pronto un contratto da 3,5 milioni: il Napoli ha fretta

Khvicha Kvaratskhelia
Khvicha Kvaratskhelia
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Martedì 7 Maggio 2024, 08:00 - Ultimo agg. 8 Maggio, 08:36
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Veniva dal nulla. E all’inizio si è accontentato. Stipendio basso, contratto lungo, nessun capriccio sui diritti di immagine, né alzate di testa per qualche clausola di troppo. Contava sbarcare nel grande calcio, dimenticare i venti di guerra, il clima ostile: ma adesso molto è cambiato. Anche se Kvara e il suo entourage restano grati a Aurelio De Laurentiis che più di tutti ha creduto al piccolo mago della Georgia. Ma adesso c’è da fare i conti con il rinnovo. Sono giorni speciali, per Khvicha Kvaratskhelia: non sta bene, non si sa quando tornerà a giocare. Anche con il Bologna potrebbe riposare perché ha il tipico accidenti che va via molto lentamente. Dunque, bisognerà aspettare la ripresa degli allenamenti per capire se il riposo di questi giorni ha portato ai benefici che il medico del club, Canonico, auspica. In ogni caso, il predestinato aspetta il suo manager, Mamuka Jugeli. Potrebbe arrivare a Napoli in queste ore, anche perché tra due giorni c’è un altro evento cinematografico, la prima italiana del film “Feola” che si tiene in città e che vedrà convocati molti georgiani che vivono nel Sud Italia.

La strategia 

De Laurentiis ricorderà, quando inizieranno le trattative vere e proprie del rinnovo e non solo queste schermaglie di avvicinamento, che il tetto di ingaggio del club azzurro è di 3,5 milioni di euro.

E che senza Champions si fa una gran fatica ad avere un monte-stipendio di 75 milioni di euro. Jugeli proverà a spaventare il Napoli: c’è il Barcellona, ma non solo perché hanno già sondato il terreno il Borussia Dortmund e il Bayern Monaco, che vuole la stellina dell’Est. Ed è normale che il patron non ha alcuna intenzione di cederlo, nell’estate in cui già Osimhen andrà via. Ma non può essere trattenuto a fatica, la lezione della scorsa estate deve servire: il tira e molla senza fine con Osimhen, i 15 incontri (ma forse di più) con il suo agente Calenda per arrivare a un prolungamento solo a dicembre, non hanno aiutato il clima nello spogliatoio. I nodi rinnovi hanno pesato nel determinare una certa scontentezza nel mondo Napoli. Dunque, la strategia del Napoli è semplice: rinnovare prima dell’Europeo. Perché la Georgia è qualificata ed è una vetrina importante la manifestazione continentale che si tiene in Germania. Un’arma a doppio taglio: se devi vendere, è vetrina straordinaria. Ma se vuoi tenere un calciatore, è quasi una tagliola. Ecco perché Kvara va blindato prima che inizi la fase a girone, prima che anche altri restino incantati dal più antidivo dei campioni della nostra serie A. Quando reagì a un cambio poco gradito contro Rudi Garcia, un po' tutti si stupirono: ma è stato proprio lui? Arrivò dal nulla, perché in pochi ne avevamo mai sentito parlare. Era una stella, ma nessuno lo sapeva. Si è preso subito lo scudetto, Khvicha K'varatskhelia per tutti semplicemente Kvara. 

 

In prima linea 

C’è in corsa ancora una lotta per definire chi tra De Laurentiis e Giuntoli sia stato il primo a segnalarlo (a sorpresa in corsa c’è anche Edo De Laurentiis a reclamare il ruolo di scopritore): di sicuro l’intermediario chiave è stato Cristian Zaccardo, ora agente Uefa, che ha portato per mano il giovane Kvara a Napoli. Dandogli anche consigli preziosi. Ballano un bel po’ di bonus legati a questo rinnovo: un nuovo contratto che farebbe balzare lo stipendio da 1,2 a 3,5 milioni. Magari con una clausola per il prossimo anno. Perché il vero pericolo è il richiamo di Giuntoli alla Juventus. Magari nel 2025.

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