La Juve, l'arbitro e il Napoli:
questo non è calcio | Video

La Juve, l'arbitro e il Napoli: questo non è calcio | Video
di Francesco De Luca
Martedì 28 Febbraio 2017, 23:37 - Ultimo agg. 1 Marzo, 15:49
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Torino come a Madrid: è finita 3-1 per la Juve e ci sono i 90’ a Napoli da giocare. Ma sul campo del Real, il più forte al mondo, gli azzurri non erano stati maltrattati dall’arbitro. Allo Stadium ovviamente sì.

Con merito il Napoli era passato in vantaggio: bella la combinazione Milik-Insigne e puntuale la finalizzazione sul secondo palo di Callejon. Un classico, ancora una volta riuscito. Dietro l’angolo c’era la solita insidia, quella di una difesa incapace di non commettere errori. Come accaduto in occasione della partita persa in campionato il 28 ottobre, ne sono stati commessi due che hanno favorito prima il gol di Dybala su rigore (Albiol sorpreso su rimessa laterale) e poi il raddoppio di Higuain, che ha potuto approfittare della clamorosa uscita a vuoto di Reina. 
Attenzione, però: non è stato questo a cambiare la partita. Sull’1-2 gli azzurri avevano ripreso coraggio, con l’inserimento di Mertens e Zielinski. Ma c’è stato un episodio al minuto 22 del secondo tempo che rischia di compromettere l’esito di questa semifinale e cioè un rigore non concesso al Napoli (Albiol ostacolato da Bonucci in maniera irregolare) e un altro assegnato alla Juve dopo coast to coast, per intervento di Reina che aveva preso prima il pallone, poi Cuadrado.

Se agli errori della difesa si sommano quelli dell’arbitro - Valeri ha cambiato atteggiamento dal primo al secondo tempo, concedendo moltissimo alla Juve sullo 0-1 - è impossibile tornare dallo Stadium con un risultato positivo. Le perplessità e i sospetti diventano certezze. Com’è possibile che un arbitro non conosca il regolamento? Come ha fatto Valeri a non fischiare il rigore per gli azzurri dopo l’intervento su Albiol e a inventare il secondo penalty per la Juve che ha chiuso la gara e molto probabilmente deciso l’accesso alla finale di Roma?

Ancora una volta il Napoli, che sull’1-3 si è fermato, quasi fosse sotto choc per gli errori di Valeri, torna dallo Stadium con la sconfitta e la sgradevole sensazione che avverte chi è vittima di un furto. Le regole ci sono e vanno rispettate, anzitutto dagli arbitri. Il calcio non ha voglia di cambiare, di migliorarsi: quello è accaduto in una manciata di secondi a Torino ne è la conferma.

 


 

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