Napoli. Polemiche su Insigne: «È un maleducato». Articolo settario, bufera sul giornale di Verona

Napoli. Polemiche su Insigne: «È un maleducato». Articolo settario, bufera sul giornale di Verona
Martedì 24 Novembre 2015, 21:10
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«Da Giletti a Verona: quando c'è l'Arena di mezzo, Napoli ne esce sempre male». L'ironia - salvo qualche fisiologico caso di turpiloquio - è l'arma che in molti sui social scelgono per rispondere a quella che definiscono una chiara provocazione. Stavolta Giletti non c'entra. L'articolo su Insigne, che ha sollevato la reazione dei tifosi azzurri, è stato pubblicato dallo storico quotidiano di Verona «L'Arena». A siglarlo Luca Mantovani, responsabile della redazione sportiva. Il titolo è «Insigne maleducato, lo pensa anche il ct Conte».

Numerose le lamentele, giunte anche in redazione, su alcune frasi dell'articolo. Come queste: «”Lo faccio per la mia città”, ha detto Insigne alla fine della gara. Ma cosa fa? Calcia il pallone contro la Curva per infiammare gli animi? Non perde occasione per istigare l'avversario? Corre con il dito alla bocca per zittire lo stadio dopo il gol?». Nessun riferimento ai cori, dall'ormai consueto ”Vesuvio lavali col fuoco” al «terrone di m...» rivolto in particolare a Lorenzo, innalzati dai tifosi veronesi. Peraltro Insigne, come mostrano chiaramente le immagini tv, non ha zittito lo stadio ma ha baciato lo stemma del Napoli sulla sua maglia, mentre correva - quello sì - a perdifiato per festeggiare il gol, dopo tanti insulti ricevuti.



«Il tifoso veronese non ha mai vissuto la sfida con i partenopei con la tensione che accompagna il derby con il Chievo, con il Vicenza, le partite con le grandi della A come Inter, Milan o Juve. Fino all'epoca di Maradona, quando nel Napoli giocavano fior di giocatori come Montefusco o Zurlini, la sfida con il Napoli diventava una partita come le altre. Ora questa partita diventa questione di vita e di morte per i napoletani, per alcuni giornalisti e per Insigne che resta soprattutto un maleducato» si legge ancora nell'articolo. E infine: «Non lo dicono solo i veronesi ma anche Conte che non lo ha convocato in Nazionale per i suoi comportamenti negativi». Frasi che hanno scatenato le reazioni non solo dei napoletani. Alessandro Pellegrini, toscano, agente di Maurizio Sarri, esplode così a Radio Crc: «Insigne è stato preso di mira dal primo all'ultimo minuto, con offese razziste. Mi vergogno di essere italiano dopo Verona-Napoli. Scrivere che baciare la maglia significa istigare è assurdo». Fabio Andreotti, uno dei procuratori di Insigne, conferma a Radio Marte: «Le offese sono una cosa diversa rispetto agli sfottò. E chiaramente non ci sono piaciute». Anche da altri giornalisti arrivano critiche ai tifosi scaligeri. Alessia Tarquinio (Sky) twitta così: «2015 quasi 2016. Ancora allo stadio "Vesuvio lavali con il fuoco" (Medioevo del calcio)».



Poi in trasmissione confermerà gli ironici «complimenti ai tifosi veronesi». Alessandro Antinelli (Rai), conduttore della Ds, twitta: «La Marsigliese. La solidarietà. Poi raffiche di insulti a Insigne perché napoletano. Insigne gol e assist. Gigante». Un comportamento, quello di cantare l'inno francese e subissare di insulti i napoletani, stigmatizzato anche da Paolo Condò su Sky.



f.j.
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