I fantastici quattro. Dai quaranta dell’anno passato ai quattro papabili per la prossima stagione. A giugno scorso erano 40 i nomi, a detta dello stesso De Laurentiis, sulla sua personale lista per sostituire Spalletti sulla panchina del Napoli. Alla fine è andata come è andata. Oggi però il patron della Filmauro ha tirato bilanci (negativi), ha ammesso le sue responsabilità, ha usato la calcolatrice e diviso per 10 il casting sul prossimo nocchiero che avrà il delicato compito di risollevare gli azzurri dopo una stagione fallimentare come quella che sta per concludersi. Intanto ha già individuato (ed ipotecato) il nuovo dirigente - Manna - che dovrà costruire la squadra del futuro, magari provando anche a non buttare proprio tutto di questa rosa. Anzi. De Laurentiis però guarda avanti e stavolta non intende farsi trovare impreparato sulla guida tecnica a cui affidare la rosa che sarà rinforzata con più di un innesto per reparto. Molto naturalmente dipenderà dall’allenatore, dal suo credo tattico e dalle sue preferenze. Poi ovviamente deciderà DeLa.
Il casting
Sul taccuino del patron ci sono sostanzialmente quattro nomi, due dei quali sono legati al doppio filo sull’asse Monza-Fiorentina. Poi c’è un profilo di prospettiva ed infine (o al principio) il sogno di una notte di mezza estate. Che tradotto in nomi (e cognomi) ed in rigoroso ordine di percentuale di probabilità sono Vincenzo Italiano, Antonio Conte e Francesco Farioli. A questi bisognerebbe aggiungere Raffaele Palladino, prossimo avversario del Napoli domenica con il suo Monza all’U-Power Stadium. Il giovane e rampante tecnico originario di Mugnano piace e tanto a De Laurentiis, ma il valzer di panchine che già sta suonando da tempo in A sembra avere già dato alcuni responsi con il Napoli spettatore più che interessato. Palladino, infatti, sembra il principale indiziato a sostituire Vincenzo Italiano sulla panchina della Fiorentina. Il tecnico della Viola lascerà la città del giglio dopo tre stagioni e le sue dichiarazioni prima della semifinale di andata giocata contro l’Atalanta sono apparse ai più come un antipasto dell’addio: «è l’ultima e non sappiamo come andrà a finire». La sua candidatura per la panchina del Napoli resta forte.
Ma aspetta anche di conoscere il piazzamento del Napoli con tanto di eventuale qualificazione in Europa e comunque pretenderebbe garanzie in organico sopratutto vista la partenza imminente di Osimhen al centro dell’attacco. Per Conte, De Laurentiis sarebbe disposto ad un sacrificio economico visto il cachet del tecnico di origini salentine, tra gli allenatori italiani più pagati di sempre. Si vedrà. Last but not least c’è il classico giovane emergente e di prospettiva che potrebbe uscire dal cilindro del patron della Filmauro. L’identikit porta a Francesco Farioli. L’attuale allenatore del Nizza è un discepolo di Roberto De Zerbi con cui ha lavorato sia a Benevento sia al Sassuolo prima di mettersi in proprio partendo dall’Alanyaspor in Turchia. Dopo una partenza sprint nel campionato francese, il suo Nizza ha subito una frenata quasi fisiologica, ma le sue metodologie ed il suo tridente camaleontico pare abbiano stuzzicato la curiosità di De Laurtentiis. Il casting è aperto. Stavolta però la lista è corta e i nomi si contano sulle dita di una sola mano.