Marcello Lippi parla del Napoli: «Bravo De Laurentiis perché ha scelto Sarri»

Marcello Lippi parla del Napoli: «Bravo De Laurentiis perché ha scelto Sarri»
Lunedì 19 Ottobre 2015, 17:34 - Ultimo agg. 17:35
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«Prima pagina per il Napoli che ha vinto, ma anche per la Fiorentina che ha confermato completamente le impressioni belle che aveva fatto vedere a livello di concretezza difensiva, anche se ieri qualcosa hanno sbagliato, di gioco, di capacità offensive e di mentalità. La conferma c'è stata anche con la Fiorentina, mentre il Napoli ha confermato la stragrande forza tecnica davanti, con un giocatore straordinario come Higuain e Insigne molto vicino come rendimento. Gli allenatori cercano sempre di gettare acqua sul fuoco però penso che in cuor suo anche Sarri ci pensi a questa cosa molto bella...».



L'ex ct dell'Italia campione del Mondo, Marcello Lippi, parla così di Napoli e Fiorentina due delle protagoniste di questo avvio di campionato. »Avere due capocannonieri è importante, ma il Napoli ha tanti altri giocatori e soprattutto ha una cosa che in passato non aveva, l'equilibrio. L'anno scorso la squadra di Benitez ha fatto 70 gol come la Juve, ma ne ha subiti una quarantina. La qualità di gioco è buona ma soprattutto colpisce l'entusiasmante feeling che si è creato tra giocatori e allenatore. Sarri ha il sapore della competenza che è una cosa molto importante e i giocatori la assaggiano e la apprezzano enormemente, della semplicità e della voglia. I giocatori grandi, importanti, che sono fatti per vincere non aspettano altro che un allenatore li faccia vincere e quando assaporano che un tecnico ne ha le qualità si dedicano completamente a lui ed è quello che sta succedendo a Napoli», ha sottolineato Lippi a "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento.



«Bravo poi De Laurentiis a scegliere Sarri. È sempre il presidente che sceglie l'allenatore, anche se penso si possa dire che c'è stato anche un pizzico di fortuna. Se l'allenatore che è andato a cercare a Siviglia gli avesse detto di si...ora aveva quello, invece poi ha scelto Sarri».




Secondo Lippi anche la Fiorentina resterà in alto fino alla fine. «Si, sono d'accordo, la fiorentina sarà lì fino alla fine. Paulo Sousa è un ragazzo molto intelligente, l'ho avuto tre anni, abbiamo vinto una Champions League, quella Juve lì faceva un pressing asfissiante. Furono anni entusiasmanti, io parlavo molto spesso con lui, a centrocampo c'erano lui Deschamps e Conte, e sono diventati tre grandi allenatori, due ct di Nazionali e Sousa che sta dimostrando il suo valore. È un ragazzo intelligente e la prima cosa che ah fatto è stata quella di esternare pareri positivi sul lavoro del suo predecessore, Montella. Lui gli ha dato più aggressività e verticalizzazione maggiore del gioco», ha aggiunto Lippi che ha parlato anche di Buffon.



«Lui allenatore? È uno di quelli che può fare quello che vuole nella vita. Personaggi come lui riusciranno ad ottenere sempre il massimo dalle persone che li circondano, sicuramente otterranno un successo enorme». Nonostante il pareggio tra Inter e Juventus, Lippi le vede entrambe in alto a fine stagione.



«Mancano ancora 30 partite alla fine del campionato, sono tante, e anche la Juve può rientrare. L'Inter, che ha fatto già buoni risultati, deve trovare la quadratura del cerchio. Il suo allenatore, che è stato molto bravo a gestire la situazione, ha trasmesso serenità nel precampionato. Allegri ha recuperato finalmente giocatori importanti. Con il processo di rinnovamento della Juve si è trovato con tanti infortuni e quindi in difficoltà. Anche la Juve tornerà ad essere protagonista, ma in questo momento la qualità del gioco di Fiorentina e Napoli è difficile da raggiungere. Questa ad ogni modo sono squadre capaci di fare 8-9 vittorie di fila e riprendersi in campionato. Se, invece, a metà stagione questi distacchi resteranno tali, allora no».



«Pogba? In questa situazione del centrocampo si è trovato in difficoltà. Un conto è giocare a 20 anni accanto a Pirlo e Vidal e mettere in mostra il proprio talento, poi al resto pensavano loro, diverso è avere un centrocampo tutto nuovo e poi tanti infortuni, tanto da essere l'unico giocatore di grande livello, non c'è ancora la maturità. Klopp vuole Marchisio? È uno dei centrocampisti più forti del mondo, è alla stregua della forza di Gerrard dei bei tempi, di Lampard, uno dei migliori ed è normale che lo vogliano, ma la Juve non lo cederà», ha sentenziato Lippi che ha poi parlato della situazione del Milan.



«Il Milan non decolla? C'è un po' di preoccupazione, tensione, tutti nell'ambiente sentono che manca qualcosa, ma vedo grande impegno e voglia.
Consiglio loro di tapparsi le orecchie e non leggere niente, andare avanti secondo la loro sintonia e lavorare. Prima e poi, con impegno e compattezza, riusciranno a trovare il nodo».