Il Napoli «saluta» la Champions: Pjanic castiga gli azzurri, la Roma risorge

Il Napoli «saluta» la Champions: Pjanic castiga gli azzurri, la Roma risorge
di Marco Perillo
Sabato 4 Aprile 2015, 11:48 - Ultimo agg. 5 Aprile, 10:52
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Al Napoli non resta che vincere l'Europa League. E magari la Coppa Italia. Perché l'obiettivo della Champions diretta in campionato, se non sfumato, appare quantomeno un miraggio dopo la sconfitta per 1-0 nel big match all'Olimpico contro la Roma.

Una débacle, a dire il vero, immeritata per gli azzurri di Benitez, che hanno sfoderato cuore e anima ma che non sono riusciti a ribaltare il vantaggio in contropiede della Roma con Pjanic, nel primo tempo.

La Roma torna dunque a vincere in casa, dopo molto tempo (l'ultima vittoria, basti pensare, risale al 30 novembre) e ora è a +9 sugli azzurri.

Il Napoli è alla quarta sconfitta esterna consecutiva e si lecca le ferite - la Lazio, al terzo posto, se vince a Cagliari va a otto punti a nove partite dalla fine - e deve recriminare con se stesso per i troppi punti persi per strada fin dall'inizio della stagione.

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Una partita bloccata, in avvio e con ritmi lenti. Non c'è il pienone allo stadio Olimpico (vergogna in Curva Sud per uno striscione contro la mamma di Ciro Esposito) dove si respira un'aria dimessa. Pochi tifosi campani sugli spalti, tempo nuvoloso. I giallorossi - con Iturbe a guidare l'attacco - trovano poco spazio, gli azzurri fanno capolino nell'area avversaria con le percussioni di Mertens e De Guzman. Cerca di fare la partita, la squadra di Benitez. Ma come spesso accaduto in questo campionato, alla prima occasione viene punita. Pjanic, servito al bacio da Iturbe, insacca alle spalle di Andujar al 27' e il Napoli è chiamato a rincorrere.

Un'occasione d'oro è sui piedi di Callejon, imbeccato da Higuain, che spreca malmente a tu per tu con De Sanctis. Il Pipita è più combattivo di tutti: sul finale di secondo tempo è caparbio, cerca la rete come può ma la Roma difende con ordine. Nulla da fare e il primo tempo termina in svantaggio.

Roma pericolosa anche a inizio ripresa, ma il Napoli non sta a guardare e Mertens si rende pericoloso più di una volta: reattivo De Sanctis. A questo punto Benitez gioca la carta Gabbiadini per un sempre più deludente Callejon. Ed è proprio Manolo a sfiorare il pareggio con un gran destro, ma De Sanctis compie un altro prodigio.

Il Napoli attacca bene, ci mette l'anima - un atteggiamento del tutto diverso rispetto alle ultime perdenti trasferte. Eppure l'assalto al fortino giallorosso non produce risultati, tanto che va fuori un ormai stanco Higuain per Zapata. Sussulto al 33' per un tiro da fuori di Gabbiadini; la Roma cambia Florenzi con Ibarbo.

Gli azzurri provano il tutto per tutto, si sbilanciano e per poco Iturbe non segna il raddoppio in contropiede. Ritorno in campo per Lorenzo Insigne dopo cinque mesi di stop. Lorenzo è stato chiamato da Benitez a sostituire De Guzman al 36' della ripresa. Ancora tutti in attacco negli ultimi secondi, anche Andujar su calcio d'angolo, ma nulla da fare. La Roma prende i tre punti d'oro e vola via. Una Pasqua amara, amarissima, per i supporter azzurri.

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