L'avvocato Ciccolini evidenzia come secondo molti degli ospedali che l'hanno avuta in cura per la Sicari ci sia «la sussistenza obiettiva di elementi che possono portare a sostenere la presenza di una malattia neurodegenerativa» che richiederebbe ulteriori accertamenti.
Una tesi, questa, sostenuta anche dall'Institut de Myologie, un centro di eccellenza a Parigi. Nonostante ciò, sottolinea il legale, dal 21 novembre scorso fino ad oggi l'ospedale Sant'Andrea «sembrerebbe avere ritenuto opportuno non svolgere nessun tipo di accertamento» ad eccezione di una PET effettuata il 2 gennaio su «pressioni della paziente». «Da tale momento la signora Sicari non è stata quindi oggetto né di attività diagnostica, né di una terapia», evidenzia l'avvocato.