Gemellaggio scherma e chanbara
in vista delle Universiadi

gemellaggio scherma-chanbara
gemellaggio scherma-chanbara
di Diego Scarpitti
Venerdì 15 Marzo 2019, 16:26
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Napoli e Salerno, scherma e chanbara. Due città della medesima regione e due Nazionali insieme. Al via l’originale gemellaggio tra discipline contigue in nome dello sport. Per l’occasione Sandro Cuomo indossa il caschetto protettivo, felpa dell’Italia in bella mostra, scarpe gialle e impugna il choken, la spada azzurra in materiale elastico ad aria compressa (soft air). «Stimolante e divertente. Scherma e chanbara hanno molto in comune. Combattimento con arma, dove tempo, velocità e misura sono elementi essenziali. C’è un’affinità notevole tra le due discipline. Credo sia uno scambio interessante, arricchisce anche sotto il profilo delle strategie e delle soluzioni che si possono trovare», ammette l’oro olimpico ad Atlanta’96. Gli atleti di chanbara tirano in pedana con gli schermidori e viceversa. «Semplice ed intuitivo, trovo il chanbara molto adatto ai bambini», spiega il commissario tecnico della Nazionale di spada Cuomo, che riceve in dono una maglia bianca personalizzata.
 



A suggellare l’inizio di un percorso sperimentale, che guarda lontano, Giovanni Desiderio, presidente Federazione Sport Chanbara Italia. «Speriamo in un futuro insieme». Grandi numeri, uno sport che cresce, valido per ragazzi, con la possibilità di praticarlo ovunque. «Questa attività sta riscuotendo successo negli ultimi 20 anni: la presenza sul territorio sta producendo i suoi frutti. Il chanbara si rivolge a tutti, anche agli adulti: una volta che provano, si divertono», afferma Desiderio, intervenuto al Club Schermistico Partenopeo, per dar vita all’iniziativa. «E’ stato divertente osservare atleti incuriositi nell’acquisire tecniche diverse dalle proprie ed osare attacchi differenti da quelli abituali: grandi campioni inizialmente impacciati, poi si sono calati in scioltezza nel «nuovo» sport, merito anche della loro dinamicità», rileva Laura Stefanelli, fiduciario regionale Campania Fesci. «Esperienza sicuramente da ripetere».
 
 


Tra i vincitori del 43esimo Mondiale di Tokyo i napoletani Christian Cappuccio e Giovanni Cafaro, entrambi argento in Giappone, Chiara Sabatasso di Capua (oro), e le quattro salernitane Asja Antonucci (oro), Miriam Aliberti (oro), Sara Di Nicola (bronzo) e Annachiara Contesimo (bronzo). Assente, invece, l’altro partenopeo Francesco Serrone (argento). Sinergie in previsione anche e soprattutto delle Universiadi di luglio.

 

 

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