Il napoletano Boni superstar:
cinque medaglie d'oro e un argento

Vincenzo Boni
Vincenzo Boni
di Diego Scarpitti
Lunedì 8 Luglio 2019, 15:03
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Incomprimibile e impetuoso. Come ambasciatore Coni dispensa moderazione ed equilibrio, ma quando indossa la cuffia logata Fiamme Oro e si sistema gli occhialini, quasi fossero un elmetto militare, travolge avversari e inanella medaglie a iosa. Non stupisce, non meraviglia, non sorprende più. Si scrive Vincenzo Boni, si legge vittoria.
 
 


E via con l’elenco dei successi riportati ai campionati italiani estivi a Busto Arsizio, ultima tappa che precede i Mondiali, che si svolgeranno a Londra dal 9 al 15 settembre. Oro 50 dorso s3, oro 50 dorso open (48”71), oro 100 stile libero s3, oro 100 stile libero open (1’42”50), oro 200 stile libero s3, e argento 200 stile libero open (3’32”61), preceduto dal collega della Polizia di Stato, Francesco Bocciardo (Nuotatori Genovesi). Il napoletano si fa superare solamente dalla sua ragazza nel medagliere: mette al collo sei volte il metallo più pregiato Carlotta Gilli, dopo aver archiviato l’esame di maturità.

«Sono molto contento dei risultati ottenuti. Tappa intermedia, che dà continuità alle World Series di Lignano Sabbiadoro. Riscontri cronometrici soddisfacenti». Il tecnico Alessio Sigillo si complimenta con il turbo-nuotatore partenopeo, che il 3 luglio non poteva mancare all’evento inaugurale delle Universiadi 2019. «Spettatore incantato. La cerimonia d’apertura allo stadio San Paolo mi ha ricordato l’openig ceremony delle Paralimpiadi di Rio 2016, quando sfilai alle spalle della portabandiera italiana Martina Caironi. Allora come a Fuorigrotta emozione pazzesca», racconta Boni,  «ospite» alla Scandone dell’ispettore Roberto Bonanni, responsabile settore acquatico FF.OO. «Piacevole e meravigliosamente bello trovare un impianto così: ha cambiato decisamente volto, non vedo l’ora di allenarmi e disputare gare in questa stupenda vasca: risplende di propria bellezza. Ci volevano le Universiadi, per rimodernare i tanti impianti all’ombra del Vesuvio. Napoli merita davvero questo trionfo sportivo ed organizzativo, perché tanti campioni sono nati qui e verranno forgiati altri talenti».

Sorride anche Angela Procida (Nuotatori Campani), «nuova piccola stella», allenata da Enzo Allocco, che ha conseguito quattro record italiani. «Sono contento per lei, può rientrare nel giro della Nazionale», auspica Boni. Si distingue tra i banchi di scuola Angela (maturità ok) e in corsia: nei 50 sl (1’16”86), 100 dorso (2’46”30, che poi migliora in 2’44”70), 50 dorso (1’17”82) e 200 sl (5’38”19). A Napoli si nuota sempre e solo per la gloria.
 
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