Rossana Pasquino, i due titoli europei festeggiati a dovere

L'atleta delle Fiamme Oro ha bissato nella sciabola il successo nella spada

La sorpresa a Capodichino
La sorpresa a Capodichino
di Diego Scarpitti
Domenica 10 Marzo 2024, 14:59 - Ultimo agg. 15:03
3 Minuti di Lettura

Accoglienza trionfale. E una sorpresa gradita quanto inaspettata a Capodichino, dove è atterrata la due volte regina d'Europa, di ritorno dalla Francia. Affetto diffuso e sincero, attestati di stima a profusione, con una torta a suggellare lo storico momento. «Congratulazioni campionessa», con le due medaglie perfettamente riprodotte. Quelle d’oro, invece, le ha messe al collo Rossana Pasquino, trionfando agli Europei paralimpici di Parigi, prima nella spada e poi nella sciabola. Un doppio titolo continentale messo in bacheca con pieno merito.

Che gioia. Un gruppone di amici ad attendere la professoressa federiciana: il preparatore atletico Francesco Malena, Salvatore Castiglione con la felpa degli Europei giovanili, organizzati da Sandro Cuomo al PalaVesuvio, Gennaro, il compagno della vincitrice in pedana, sua nipote Raffaella e i ragazzi del Club Schermistico Partenopeo. «Ci siamo presentati con cartelloni, torta e spumante. Ed è stato davvero emozionante», riferisce Malena. «Ross si è emozionata, è stata felicissima, ci ha fatto vedere le bellissime medaglie, ci ha raccontato delle gare e dell'emozioni provate durante le due finali». 

Molto più di una chiacchierata. «La vittoria nella spada è stata liberatoria e le ha dato grande carica per i giorni successivi. Nella sciabola, invece, è stata una battaglia  soprattutto di nervi, che Rossana ha saputo gestire in maniera impeccabile, grazie all'aiuto a fondo pedana di Dino Meglio e di Antonio Iannaccone», prosegue Malena. E poi foto di rito, brindisi e risate. «Toccherà ora recuperare dalle fatiche e prepararci alle prossime gare, limando tutti i piccoli dettagli in vista delle Paralimpiadi di Parigi», annuncia Malena.

Lacrime, urla, incredulità, sorrisi, abbracci (speciale quello di una incappucciata Bebe Vio), occhi chiusi: un campionario delle emozioni ampio, un catalogo fantastico che compendia il tratto umano e sportivo dell’atleta delle Fiamme Oro. «Troppe cose insieme», ammette la bicampionessa europea. «La seconda medaglia a stretto giro dello stesso metallo corona tutto. Non ci potevo credere che fossero due: questa è merito della follia di Dino Meglio, di Annachiara Nurra, che viene quando possibile a farmi da sparring, del solito Francesco Malena che mi allena sulle «navette». Poi il resto è stata tanta testa. Ha fatto la differenza in entrambe le gare». Esterna tutta la sua felicità la schermitrice classe 1982. «Ringrazio il Club Schermistico Partenopeo, l’Accademia Olimpica Beneventana “Maestro Antonio Furno” e quelli che hanno tifato a casa. Ho ricevuto messaggi meravigliosi di stima e vicinanza, soprattutto il giorno della donna. Sono felice di portare felicità», dichiara Pasquino.

 

Calma paralimpica in finale. Concede il bis e, dopo aver trionfato nella spada, si è presa la vetta anche nella sciabola categoria B. All’ombra della Torre Eiffel è un vero tripudio con il secondo oro individuale. Pasquino inanella sei vittorie in altrettanti assalti nella fase a gironi. Da numero 1 del tabellone, si proietta di diritto ai quarti, dove ha superato l’atleta «neutrale» Fiaklistava (15-6). In semifinale non c’è storia contro l’ucraina Nadiia Doloh (15-4). Infine supera la georgiana Irma Khetsuriani (15-9).

Con Rossana Pasquino (nelle foto di Augusto Bizzi) l’Inno di Mameli diventa un Inno alla gioia. E il Tricolore italico sventola anche dalle parti dell’Eliseo

© RIPRODUZIONE RISERVATA