Avellino, Festa davanti al giudice con Guerriero e Smiraglia

Il sindaco agli arresti domiciliari con il fratello del consigliere comunale e l'ex dirigente del Comune sarà sottoposto all'interrogatorio di garanzia

Appalti, Festa davanti al giudice con Guerriero e Smiraglia
Appalti, Festa davanti al giudice con Guerriero e Smiraglia
di Alessandra Montalbetti
Martedì 23 Aprile 2024, 00:05 - Ultimo agg. 07:57
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Stamattina i tre indagati nell’inchiesta Dolce Vita, sottoposti ai domiciliari, potranno chiarire la loro posizione al gip che ha firmato le misure cautelari. L’ex sindaco Gianluca Festa, l’ex dirigente comunale Filomena Smiraglia e l’architetto Fabio Guerriero potranno rispondere alle domande del giudice Giulio Argenio che ha ravvisato la necessità delle misure cautelari per scongiurare il rischio della reiterazione del reato e l’inquinamento probatorio.

Non è escluso che i tre possano anche avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande del gip. Intanto dalle 108 pagine dell’ordinanza delle misure cautelari, firmate da Giulio Argenio, emerge il meccanismo che gli indagati avevano realizzato per favorire il superamento delle prove per il concorso da funzionario tecnico D1 da parte dell’indagata Marianna Cipriano, dipendente dello studio professionale di Fabio Guerriero e sorella di un consigliere comunale di Frigento.

I primi a confrontarsi sulla vicenda sono gli indagati Fabio Guerriero e l’ex dirigente comunale Filomena Smiraglia che ammette che difficilmente la ragazza Marianna Cipriano (che per il suo studio privato si occupava del Pnrr) avrebbe superato la prova scritta che presenta particolari difficoltà. Sul punto replica l’ex dirigente Smiraglia «è aleatoria in quanto la prova scritta prevede domande a risposta multipla». Dopodiché viene informato l’ex primo cittadino che mostra la propria disponibilità a dare una mano alla Cipriano.

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Dunque Guerriero chiede all’ex primo cittadino se ha la possibilità di farle aver gli scritti e va avanti specificando che fare vincere il concorso alla Cipriano, risulterebbe utile allo stesso Festa e al suo entourage. Guerriero precisa che Cipriano è brava, è abile a districarsi tra i vari portali dedicati agli appalti pubblici. Festa dal canto suo ipotizza anche che a lei potrebbe essere riservata una prova più semplice rispetto agli altri. E Guerriero non perde occasione per ricordare a Festa che a quel punto Marianna Cipriano mostrerà di sicuro totale fedeltà nei confronti del Festa e dei soggetti a lui legati.

Dunque dopo il beneplacito di Festa gli indagati organizzano prima come far avere le domande per la prova orale alla Cipriano e come istruire la candidata (l’unica donna ad aver superato la prova scritta) per scegliere la busta giusta. Fabio Guerriero e Filomena Smiraglia organizzano il tutto. Ipotizzano di chiamare i candidati in ordine alfabetico, cosa che effettivamente accadrà in sede di prova, senza fare sorteggi. Dalle intercettazioni successive emerge non solo che Marianna Cipriano era in possesso delle domande il giorno prima della prova, ma conosceva anche gli abbinamenti domande- busta. A riprova un’intercettazione tra Cipriano e Guerriero. Quest’ultimo chiede il suo stato d’animo alla Cipriano in vista della prova prevista per il giorno successivo. La Cipriano precisa di non essere molto serena e avanza l’ipotesi che sulle buste non ci siano i numeri, e dunque Guerriero la tranquillizza dicendole che devono esserci per forza.

Il giorno della prova, il 29 dicembre 2023, viene attivata un’intercettazione ambientale audio e video all’interno dell’aula destinata allo svolgimento della prova concorsuale il cui esito fornisce la piena conferma dell’inquinamento della selezione.

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